376. A Paci Onofrio ed Antonio.

Dichiarazione sul Privilegio di stampa, anno 1776.

Nocera, 07. 02. 1776.

Io sottoscritto mi contento in quanto a me spetta che i fratelli Onofrio e Antonio Paci, pubblici stampatori, figli del qm. Giov. F.co Paci, avendo già stampate molte mie opere con molta attenzione, che da oggi innanzi e dopo anche la mia morte possano ristampare tutte le mie opere, eccettuate (??????) quelle per cui nell'anno 1771 il librajo Michele Stati ottenne privilegio dal Re N.S. di stampare per lo spazio di dieci anni le seguenti opere, cioè:

La Monaca Santa.

Le Glorie di Maria.

La visita al SS.o Sagramento.

L'Apparecchio alla morte.

Gli Esercizi a' Preti, o sia Selva predicabile.

Del resto finiti che saranno i detti dieci anni mi contento ch'essi fratelli Paci le ristampino in mia vita e dopo mia morte tutte le mie opere da me date alla luce o che darò per l'avvenire. Contentandomi insieme che essi fratelli Paci ottengano dalla Maestà del Re il privilegio di ristampare tutte le mie opere. Stante però che nelle mie opere Morali latine o volgari da molto tempo date da me alle stampe vi sono alcune cose da me appresso riformate, dichiaro che non intendo né ad essi fratelli Paci né ad altri stampatori dar licenza di stamparle prima di farmele vedere e correggere per quel che bisogna, ed in fede mi sottoscrivo

Dalla Casa di Nocera de' Pagani oggi li 7 febbrajo 1776

[Propria manu] Alfonso M.a Vescovo

[segue la fede del Notaio nocerino Caroli Pepe]

Analisi della lettera fatta dal P. Andreas Sampers.

Pubblicata in Spicilegium Historicum, Roma, 9 (1961) pp. 227-228