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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
415. Ad Onofrio Paci, in Napoli.
Gli manda l'opuscolo Avvertimenti ai predicatori, per corregerne gli errori.
Nocera, 03. 01. 1778.
Mando il consaputo scritto1 che mi costa una fatica straordinaria, per lo capo straordinariamente stroppiato che tengo. Lo scritto mi pare che sia ben steso; solamente da principio ha bisognato mettere le carte divise, e levarne alcun'altra; ma già mi stanno ordinate una presso l'altra.
Lo scritto (come dissi) viene di Garamoncino e viene eseguito in un foglietto senza spazi in mezzo. Solamente quando finisce un punto, e seguita l'altro punto, si metton due righi per mezzo per fare qualche distinzione; del resto non vi vanno altri vacui. Sopratutto prego V.S. rivederlo, e riscontrare poi gli errori. Ve ne prego quanto posso, perché io non posso attendervi come vorrei per la testa ruinata, e la riverisco.
Analisi della lettera fatta dal P. Giuseppe Cacciatore.
Pubblicata in G. CACCIATORE, S. Alfonso de Liguori e il giansenismo, Firenze 1944, p. 602.