469. A Ferdinando IV, Re di Napoli.

Sulla soggezione delle case e dei congregati del Regno dovuta al Rettore Maggiore.

Nocera,... 1781.

(Anno 1781)

Signore,

Alfonso de' Liguorri, Vescovo, considerando la clemenza di V.M. in chiarirmi ne' suoi Dispacci Capo e Rettore Maggiore della Congregazione de' Preti Missionari del SS.mo Redentore, addetti alle missioni della povera gente della campagna sparsa per le montagne e per li paesi rurali, la quale è così bisognosa di ajuti spirituali, e sapendo già la V.M. il profitto abondante che ha fatto finora la nostra minima Congregazione per tutte le Provincie di questo Regno, accioch'essa Congregazione possa resistere stabilmente ed in pace, senza disturbo di contrasti tra i soggetti, esso Alfonso supplica umilmente la V.M. a degnarsi di ordinare, che nelle cose dubbie che debbano decidersi nella Congregazione per lo suo buon regolamento, debbano tutti i soggetti unirsi alla determinazione di esso Rettore Maggiore, così circa le case particolari di essa Congregazione, come circa i particolari soggetti.

Ed acciocché esso Rettore Maggiore non si prenda la libertà di operare a suo capriccio, è bene che V.M. gli comandi che si consigli con sei o sette Padri più cordati della Congregazione, e si uniformi alla maggior parte o alla parte più sana di essi. E restando ciò stabilito da V.M., resteranno tolti i contrasti fra i soggetti, e tutte le cose anderanno sempre con somma pace per lo servizio di Dio e de' suoi vassalli. Di ciò esso Ricorrente supplica la V.M. e l'avrà a grazia,... ut Deus...

Umilissimo Vassallo di V.M.

Alfonso Maria De Liguori, Vescovo

Conforme all'originale che trovasi presso il R. P. Edoardo Weigel, CSSR.

Analisi della lettera fatta dal P. F. Dumortier.

Pubblicata in Lettres de S. Alphonse M. de' Liguori. Trad. P. F. Dumortier, Bruges 1893, II, pp. 321-322.