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S. Alfonso Maria de Liguori
Meditaz. per l'ottava di Natale

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MEDITAZIONE VII. - Di Gesù che piange.

Le lagrime di Gesù bambino furono molto differenti da quelle degli altri bambini che nascono; questi piangono per dolore, Gesù non pianse per dolore, ma pianse per compassione di noi e per amore: Illi ex passione lugent, Christus ex compassione (S. Bernardo, serm. 3, in Nat.).1 Gran segno di amore è il piangere. Ciò appunto diceano i Giudei allorchè videro il Salvatore piangere nella morte di Lazaro: Ecce quomodo amabat eum (Io. XI, [36]). Cosi poteano anche dire gli angeli mirando le lagrime di Gesù bambino: Ecce quomodo amat eos, ecco come il nostro Dio ama gli uomini, mentre per loro amore lo vediamo fatt'uomo, fatto bambino e piangere. Piangeva Gesù ed offeriva al Padre le sue lagrime per ottenere a noi il perdono de' peccati: Lacrimae illae mea delicta laverunt, dicea S. Ambrogio.2 Egli co' suoi vagiti e pianti domandava


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pietà per noi condannati alla morte eterna, e così placava lo sdegno del suo Padre. Le lagrime di questo divin Pargoletto oh come sapeano ben perorare a nostro favore! Oh quanto elle furono care a Dio! Allora fu che il Padre fece pubblicar dagli angeli ch'egli già facea pace cogli uomini e gli riceveva in sua grazia: Et in terra pax hominibus bonae voluntatis.3 Pianse Gesù per amore; ma pianse ancor per dolore, in vedere che tanti peccatori, anche dopo tante sue lagrime e sangue sparso per la loro salute, doveano seguire a disprezzar la sua grazia. Ma chi sarà così barbaro, che vedendo piangere un Dio bambino per le nostre colpe, egli ancora non pianga e non detesti quei peccati che tanto han fatto piangere questo amante Signore! Deh non accresciamo più pene a questo innocente Bambino, ma consoliamolo unendo le nostre alle lagrime sue. Offeriamo a Dio le lagrime del suo Figlio, e preghiamolo che per quelle ci perdoni.




1 “Plorat quippe Christus, sed non sicut ceteri, aut certe non quare ceteri solent. In aliis sensus, in Christo praevalebat affectus. Patiuntur illi, non agunt, utpote nec ipsius adhuc usum voluntatis habentes. Illi ex passione lugent, Christus ex compassione.” S. BERNARDUS, In Nativitate Domini, Sermo 3, n. 3. ML 183-124.



2 “Meum ergo paupertas illa patrimonium est, et infirmitas Domini mea est virtus. Maluit sibi egere, ut omnibus abundaret. Me illius infantiae vagientis abluunt fletus, mea lacrimae illae delicta laverunt. Plus igitur, Domine Iesu, iniuriis tuis debeo quod redemptus sum, quam operibus quod creatus sum. Non prodesset nasci, nisi redimi profuisset.” S. AMBROSIUS, Expositio Evangelii secundum Lucam, lib. 2, n. 41 (in Luc. II, 6, 7.) ML 15-1568.



3 Luc. II, 14.




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