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S. Alfonso Maria de Liguori
Meditaz. per li giorni dell'Avvento

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MEDITAZIONE VIII.

Deus autem qui dives est in misericordia, propter nimiam caritatem suam qua dilexit nos, et cum essemus mortui peccatis, convivificavit nos [in] Christo (Eph. II, 4, [5]).

Considera che la morte dell'anima è il peccato; poiché questo nemico di Dio ci priva della divina grazia, ch'è la vita dell'anima. Noi dunque miseri peccatori per le nostre colpe eravamo già tutti morti e tutti condannati all'inferno. Dio per l'immenso amore che porta all'anime nostre, volle renderci la vita; e che fece? Inviò in terra il suo Figlio unigenito a morire, affinch'egli colla sua morte ci ricuperasse la vita. Con ragione dunque l'Apostolo chiama quest'opera d'amore nimiam caritatem, troppo amore; sì, perché non avrebbe mai potuto sperare l'uomo di ricevere in tal modo amoroso la vita, se Dio non avesse trovato questo modo di redimerlo: A aeterna redemptione inventa (Hebr. IX, 12). Erano dunque morti tutti gli uomini e non v'era rimedio per essi. Ma il Figlio di Dio per le viscere della sua misericordia, oriens ex alto,1 venendo dal cielo ci ha donata la vita. Giustamente perciò l'Apostolo chiama Gesù Cristo la vita nostra Cum Christus apparuerit,


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vita vestra (Coloss.III 4). Ecco il nostro Redentore che vestito già di carne e fatto bambino ci dice: Veni ut vitam habeant et abundantius habeant (Io. X, 10). A questo fine venne a prendersi la morte per dare a noi la vita. È ragione dunque che noi viviamo solamente a quel Dio che si è degnato di morire per noi: Christus mortus est, ut qui vivunt non sibi vivant, sed ei qui pro ipsis mortuus est (II Cor. V, 15).2 È ragione che Gesù Cristo sia l'unico Signore del nostro cuore, mentr'egli ha speso il sangue e la vita per guadagnarselo: In hoc... Christus mortuus est et resurrexit, ut [et] mortuorum et vivorum dominetur (Rom. XIV, 9). Oh Dio! chi sarà quell'ingrato e quell'infelice che credendo per fede un Dio esser morto per cattivarsi il di lui amore, ricusi poi d'amarlo, e rinunziando alla sua amicizia, voglia farsi volontariamente schiavo dell'inferno!




1 Per viscera misericordiae Dei nostri: in quibus visitavit nos, oriens ex alto. Luc. I, 78.

2 Pro omnibus mortuus est Christus, ut et qui vivunt, iam non sibi vivant, sed ei qui pro ipsis mortuus est et resurrexit. II Cor. V, 15.




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