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S. Alfonso Maria de Liguori
Meditazioni...giorni della novena

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MEDITAZIONE VIII.

Apparuit... gratia Dei Salvatoris nostri omnibus hominibus, erudiens nos, ut... pie vivamus in hoc saeculo, exspectantes beatam spem et adventum gloriae magni Dei et Salvatoris nostri Iesu Christi (Tit. II, 11, [12, 13]).

Considera che per la grazia che qui si dice apparsa, s'intende l'amore sviscerato di Gesù Cristo verso degli uomini: amore non già meritato da noi, che perciò si chiama grazia. Questo amore in Dio fu per altro sempre lo stesso, ma non sempre apparve. Fu egli promesso prima in tante profezie e fu con tante figure adombrato; ma nella nascita del Redentore bene apparve quest'amore divino e si manifesto col farsi vedere dagli uomini il Verbo Eterno da fanciullo sul fieno che piangeva e tremava di freddo, cominciando così già a soddisfare per noi le pene da noi meritate, e facendoci conoscere così l'affetto che ci portava col dare per noi la vita. In hoc cognovimus caritatem Dei, quoniam ille animam suam pro nobis posuit! (Io. IX, 16).1 Apparve dunque l'amore del nostro Dio ed apparve a tutti, omnibus hominibus. Ma perché tutti poi non l'han conosciuto? ed anche oggi tanti non lo conoscono? Ecco il perché: Lux venit in mundum, et dilexerunt homines magis tenebras quam lucem (Io. III, 19). Non l'han conosciuto e non lo conoscono, perché non vogliono conoscerlo, amando più le tenebre del peccato che la luce della grazia.- Procuriamo di non esser noi del numero di quest'infelici. Se per lo passato abbiam chiusi gli occhi alla luce, poco pensando all'amore di Gesù Cristo, procuriamo ne' giorni che ci restano di vita di tenere sempre avanti gli occhi le pene e la morte del nostro Redentore, per amare chi tanto ci ha amato. Exspectantes beatam spem et adventum gloriae magni Dei et Salvatoris nostri Iesu Christi. Così possiamo giustamente aspettare secondo le divine promesse quel paradiso che Gesù Cristo ci ha acquistato col


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suo sangue. In questa prima venuta venne Gesù da bambino, povero e avvilito, e fe' vedersi sulla terra nato in una stalla, coperto da poveri pannicelli e collocato sul fieno; ma nella seconda venuta verrà egli da giudice in trono di maestà. Videbunt Filium hominis venientem in nubibus... cum virtute magna et maiestate.2 Beato allora chi l'avrà amato! E misero chi non l'avrà amato!




1 I Io. III, 16.

2 Videbunt Filium hominis venientem in nubibus caeli cum virtute multa et maiestate. Matth. XXIV, 30.




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