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S. Alfonso Maria de Liguori
Novena del Santo Natale

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Colloquio.

O dolce, o amabile, e santo mio Bambino, voi per farvi amare dagli uomini non avete saputo più che fare. Basta dire che da Figlio di Dio vi siete fatto figlio dell'uomo; e tra gli uomini avete voluto nascere come tutti gli altri bambini,44 ma più povero e più avvilito degli altri, eleggendovi una stalla per casa, una mangiatoia per culla, e un poco di paglia per letto. Avete voluto comparire a noi la prima volta in questa sembianza di povero pargoletto, per cominciare così a tirarvi i nostri cuori sin dalla vostra nascita; seguendo poi per tutta la vostra vita a dimostrarci sempre maggiori segni del vostro amore, sino a voler morire svenato e svergognato sopra di


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un legno infame. E come avete potuto poi trovare tanta sconoscenza appresso la maggior parte degli uomini, mentre vedo che pochi vi conoscono, e più pochi sono quelli che v'amano? Ah Gesù mio, tra questi pochi voglio essere anch'io. Per lo passato io pure v'ho sconosciuto, e scordato del vostro amore non ho atteso che a soddisfarmi, senza far conto di voi e della vostra amicizia. Ma ora conosco il male che ho fatto: me ne dolgo, me ne dispiace con tutto il cuore. Bambino mio, e Dio mio, perdonatemi per li meriti della vostra santa infanzia.

Io v'amo, e v'amo tanto, o Gesù mio, che se sapessi che tutti gli uomini avessero a ribellarsi da voi e abbandonarvi, io vi prometto di non lasciarvi, ancorché avessi a perdervi mille volte la vita. So già che questa luce e questa buona volontà che ora ho, voi me la date; ve ne ringrazio, amor mio, e vi prego a conservarmela colla grazia vostra. Ma voi sapete la mia debolezza, sapete i tradimenti che vi ho fatti, per pietà non mi abbandonate; altrimenti io tornerò ad essere peggiore di prima. Accettate ad amarvi il mio povero cuore che un tempo v'ha disprezzato, ma ora s'è innamorato della vostra bontà, o infante divino.

O Maria, o gran Madre del Verbo Incarnato, non mi abbandonate neppure voi che siete la madre della perseveranza e la dispensiera delle divine grazie. Aiutatemi e aiutatemi sempre; col vostro aiuto, o speranza mia, confido d'esser fedele a Dio sino alla morte.




44 Nelle ed. venete manca gli altri.




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