INTENTO DELL'OPERA

Avendo io considerato da una parte le eccellenti dottrine che con tanta accuratezza e dopo tante diligenze usate insegnò il concilio di Trento contra gli errori degli eretici che infettarono il settentrione, ed avendo all'incontro considerato che molte cose le quali nel mentovato concilio, non mai abbastanza lodato, si discettarono benché fossero state diligentemente raccolte dal cardinal Pallavicino, che ne compose l'istoria, nondimeno nella sua opera spesso stanno disperse e confuse; pertanto da più anni impresi la fatica di raccoglierle e notarle unitamente, acciocché il leggitore abbia il piacere di vederle tutte poste avanti gli occhi distintamente secondo l'ordine di ciascuna materia che si tratta, e così possa più facilmente scoprire i sofismi degli eretici e maggiormente conoscere le verità della nostra santa fede.

Più volte ho presa e ripigliata quest'opera, ma sempre, impedito da occupazioni più premurose, ho dovuto interromperla. Finalmente, ritrovandomi confinato in letto per un forte reumatismo che mi ha presa quasi tutta la vita e non mi permette di uscir di letto e di girare per la diocesi, come prima io facea, ho procurato di condurre a porto la fatica incominciata, e coll'aiuto del Signore mi è riuscito di vederla compita, con trattar pienamente ogni punto che mi è occorso, e con rispondere a molte altre opposizioni de' novatori delle quali non si facea menzione dal Pallavicino. Con ciò poi mi è paruto bene di dover trattare di molte altre questioni dogmatiche e scolastiche appartenenti alle cose decise dal concilio. Spero che tutto riuscirà ben grato a' giovani studiosi ed amanti di saper fondatamente le verità di nostra fede e specialmente quelle che dagli eretici vengono più contrastate.