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S. Alfonso Maria de Liguori
Riflessioni Devote sopra diversi punti...

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§. 14. Della necessità dell'orazione mentale.

 

L'orazione mentale primieramente è necessaria per aver luce nel viaggio che stiam facendo all'eternità. Le verità eterne son cose spirituali che non si vedono cogli occhi del corpo, ma solo colla considerazione della mente. Chi non fa orazione non le vede e perciò difficilmente cammina per la via della salute. Inoltre chi non fa orazione non conosce i suoi difetti, e perciò dice s. Bernardo, che non gli abborrisce; così parimente non vede i pericoli in cui trovasi della sua salute, e perciò non pensa ad evitarli. Ma a chi fa orazione subito si fanno avanti i suoi difetti ed i pericoli di perdersi; e vedendoli penserà a rimediarvi. Dice s. Bernardo che la meditazione regola gli affetti, indirizza le azioni e corregge i difetti: Consideratio regit affectus, dirigit actus, corrigit excessus1.

 

Per secondo senza orazione non ci è forza di vincere le tentazioni e di praticar le virtù. Dicea s. Teresa che chi lascia l'orazione non ha bisogno di demoni che lo portino all'inferno, mentre ci si mette da se stesso. E la ragione si è perché senza l'orazione mentale non si esercita la preghiera. Iddio ha tutta la volontà di dispensarci le sue grazie; ma dice s. Gregorio che per dispensarle vuol essere pregato e quasi costretto a darle per le nostre preghiere: Vult Deus rogari, vult cogi, vult quadam importunitate vinci2. Ma senza la preghiera non si avrà forza di resistere ai nemici, sicché non si otterrà perseveranza nel bene. Scrisse Monsignor Palafox3: Come ci darà il Signore la perseveranza, se non glie la chiediamo? E come glie la chiederemo senza l'orazione? All'incontro chi fa orazione è come un arboscello piantato alla corrente dell'acqua: Erit tamquam lignum secus decursus aquarum4, onde sempre crescerà.

 

Di più l'orazione è la beata fornace


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in cui s'infiammano le anime dell'amore divino: In meditatione mea exardescet ignis1. Dicea s. Caterina da Bologna: L'orazione è quel legame che stringe l'anima con Dio. Introduxit me Rex in cellam vinariam, ordinavit in me caritatem2. Questa cella vinaria è l'orazione ove l'anima s'inebria talmente di amor divino, che quasi perde i sensi per le cose del mondo; non vede se non quello che piace all'amato, non parla che dell'amato, e non vuol sentir parlare che dell'amato: ogni altro discorso la tedia e l'affligge. L'anima nell'orazione ritirandosi a trattar da solo a solo con Dio si solleva sovra se stessa. Sedebit solitarius et tacebit: quia levavit super se3. Dice sedebit: l'anima con sedere, cioè fermandosi nell'orazione a contemplare quanto Dio è amabile e quanto è grande l'amore che le porta, prenderà sapore di Dio, le si riempirà la mente di santi pensieri, si staccherà dagli affetti terreni, concepirà desiderj grandi di farsi santa e finalmente si risolverà di darsi tutta a Dio. E dove i santi han fatte le risoluzioni più generose, che gli han sollevati da un sublime grado di perfezione, se non nell'orazione?

 

Udiamo quel che disse s. Giovanni della Croce parlando dell'orazione mentale:

Quivi suo petto diemmi,

Quivi dottrina appresi assai gustosa,

Ed io tutta sua femmi,

Non riserbando cosa:

Quivi gli promettei d'esser sua sposa.

 

Ma dicea s. Luigi Gonzaga che non mai giungerà ad un grado alto di perfezione chi non giunge a far molta orazione. Affezioniamoci dunque all'orazione e non la lasciamo per qualunque tedio vi troviamo; questo tedio che soffriremo per Dio ben ci sarà da lui rimunerato.

 

Perdonatemi, Dio mio, la mia pigrizia: quanti tesori di grazie io ho perduti per aver lasciata tante volte l'orazione! per l'avvenire datemi forza ad esservi fedele in seguire quaggiù a conversare con voi con cui spero di conversare per sempre in cielo. Non pretendo che mi regaliate colle vostre consolazioni, non le merito; mi basta che mi ammettiate a trattenermi ai piedi vostri per raccomandarvi la povera anima mia; la quale si trova così povera perché si è allontanata da voi. Ivi, Gesù mio crocifisso, la sola memoria della vostra passione mi terrà distaccato dalla terra ed unito con voi. S. Vergine Maria, assistetemi voi nell'orazione.

 




1 De consid. l. 2. c. 6.



2 In Ps. poenit. 6.



3 Annot. alla lett. 10. di s. Teresa.



4 Ps. 1. 3.



1 Ps. 38. 4.



2 Cant. 2. 4.



3 Thren. 3. 28.






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