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S. Alfonso Maria de Liguori
Riflessioni Devote sopra diversi punti...

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§. 19. Della perfetta rassegnazione alla divina volontà.

 

Meus cibus est, ut faciam voluntatem eius6. Così disse Gesù Cristo parlando di se stesso. Il cibo in questa vita mortale è quello che ci conserva la vita; e perciò disse che il fare la volontà del Padre era il cibo suo. Questo


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ancora ha da essere il cibo delle anime nostre. Et vita in voluntate eius1. La nostra vita sta nell'adempire la divina volontà: chi non l'adempie è morto.

 

Scrive il Savio: Fideles in dilectione acquiescent illi2. Quei che sono poco fedeli nell'amar Dio vorrebbero che Dio acquiesceret eis, si uniformasse al loro volere e facesse tutto ciò ch'essi vogliono; ma gli amanti di Dio acquiescunt illi, essi si uniformano e si acquietano a tutto quello che fa Dio di loro e di tutte le loro cose; ed in tutte le avversità che gli affliggono, d'infermità, di disonori, di disgusti, di perdite di robe o di parenti, hanno sempre in bocca e nel cuore quel fiat voluntas tua ch'è il detto usuale de' santi.

 

Iddio non vuole altro che il meglio per noi, cioè la nostra santificazione: Haec est enim voluntas Dei, sanctificatio vestra3. Procuriamo dunque di quietar la nostra volontà, unendola sempre alla volontà di Dio: e così parimente procuriamo di quietar l'intelletto, pensando che tutto quello che fa Dio è il meglio per noi. Chi non fa così non troverà mai vera pace. Tutta la perfezione che può aversi in questa terra ch'è luogo di purga e per conseguenza luogo di pene e affanni, è il soffrir con pazienza le cose contrarie al nostro amor proprio; e per soffrirle con pazienza non vi è mezzo più efficace che il volerle soffrire per fare la volontà di Dio. Acquiesce igitur ei et habeto pacem4. Chi si acquieta alla divina volontà in tutte le cose sta sempre in pace e nulla di quanto gli accade lo contrista: Non contristabit iustum, quidquid ei acciderit5. E perché il giusto non si contrista mai per qualunque evento? perché sa che quanto succede nel mondo tutto succede per voler divino.

 

La divina volontà spunta (diciam così) tutte le spine e toglie l'amaro a tutte le tribolazioni che ci avvengono in questo mondo. Dice la canzoncina, parlando della divina volontà:

Tu le croci cangi in sorte,

Tu fai dolce ancor la morte.

Non ha crocetimore

Chi ben teco unir si sa.

Quanto degna sei d'amore,

O divina volontà.

 

Ecco il bel consiglio di s. Pietro per ritrovare una perfetta pace in mezzo a tanti travagli di questa vita: Omnem sollicitudinem vestram proiicientes in eum, quoniam ipsi cura est de vobis6. Ma se vi è Dio che si prende tutto il pensiero del nostro bene, perché noi ci affanniamo con tante sollecitudini, come il nostro bene dipendesse dalla nostra cura, e non ci abbandoniamo nelle mani di Dio dal quale tutto dipende? Iacta (ci esorta Davide) super Dominum curam tuam, et ipse te enutriet7. Attendiamo noi ad ubbidire a Dio in tutto ciò che ci comanda e ci consiglia, e poi lasciamo a lui stesso la cura della nostra salute, ed egli penserà a darci tutti i mezzi che ci bisognano a salvarci. Erit tibi anima tua in salutem, quia in me habuisti fiduciam8. Chi ripone tutta la sua confidenza in Dio è sicuro della sua eterna salute.

 

In somma chi fa la volontà di Dio entra in paradiso; e chi non l'adempisce non ci entra. Alcuni fidano la loro salute eterna a certe divozioni, a certe opere esterne di pietà, e frattanto non fanno la divina volontà; ma dice Gesù Cristo: Non omnis qui dicit


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mihi, Domine Domine, intrabit in regnum coelorum; sed qui facit voluntatem patris mei... ipse intrabit in regnum coelorum1.

 

Sicché se vogliamo salvarci ed acquistare la perfetta unione con Dio procuriamo di fargli sempre la preghiera di Davide: Doce me, Domine, facere voluntatem tuam2. E frattanto spogliamoci della volontà propria e doniamola tutta a Dio senza riserba. Quando noi diamo a Dio le robe colle limosine, i cibi coi digiuni, il sangue colle discipline, gli diamo le cose nostre; ma quando gli diamo la volontà, allora gli diamo tutti noi stessi; onde chi dona a Dio tutta la sua volontà può dirgli: Signore, avendovi data tutta la mia volontà non ho più che darvi. Il sagrificio della propria volontà è il sagrificio più accetto che possiamo fare a Dio; e Dio colma di grazie chi glie lo fa.

 

Ma questo sacrificio per esser perfetto dee avere due condizioni, che sia senza riserba, e sia costante. Alcuni danno a Dio la volontà, ma con riserba, e questo dono poco Dio lo gradisce. Altri poi donano a Dio la loro volontà, ma appresso se la ripigliano, e questi si mettono in gran pericolo di essere abbandonati da Dio; e perciò bisogna che tutt'i nostri sforzi, i desiderj e le preghiere siano indirizzate ad ottenere da Dio la perseveranza in non volere altro se non quello che vuole Dio. Quindi rinnoviamo ogni giorno la rinunzia totale a Dio della nostra volontà, ed intanto guardiamoci di cercare o bramar nulla fuori della volontà di Dio. E così cesseranno in noi le passioni, i desiderj, i timori e tutti gli affetti disordinati.

 

Dicea suor Margarita della Croce, figlia dell'Imperator Massimiliano e monaca scalza di s. Chiara, allorché divenne affatto cieca: E come voglio io desiderar di vedere, quando Dio non vuole ch'io veda?

 

Ricevi, o Dio dell'anima mia, ricevi il sagrificio di tutta la mia volontà e di tutta la mia libertà. Vedo già che meriterei che voi mi voltaste le spalle e rifiutaste questo mio dono, mentre tante volte vi sono stato infedele: ma sento che voi di nuovo mi comandate di amarvi con tutto il cuore, onde sto certo che l'accettate. Tutto dunque io mi rassegno nella vostra volontà: fatemi sapere quel che volete da me, ch'io tutto voglio adempirlo. Fate ch'io vi ami e poi disponete di me e di tutte le cose mie come vi piace. Io son nelle vostre mani: fate quel che conoscete più spediente per la mia eterna salute; mentr'io mi protesto che voi solo voglio e niente più. O Madre di Dio, ottenetemi voi la s. perseveranza.

Mio Gesù, diletto mio,

Io non voglio altro che te.

Tutto a te mi do, mio Dio:

Fanne pur che vuoi di me.

 




6 Io. 4. 34.



1 Ps. 29. 6.



2 Sap. 3. 9.



3 1. Tess. 4. 3.



4 Iob. 22. 21.



5 Prov. 12. 21.



6 1. Petr. 5. 7.



7 Ps. 54. 23.



8 Ier. 39. 18.



1 Matth. 7. 21.



2 Ps. 142. 10.






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