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Sant'Alfonso Maria de Liguori
Rifless. sulla verità della Divina Rivelaz.

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CONCLUSIONE

 

Cristiani miei carissimi fratelli, ringraziamo noi il nostro Dio di averci illuminati colla luce della santa fede per mezzo della religione cattolica, e di averci fatti nascere in cattolici paesi. Questa grazia è stata molto grande. Non fecit taliter omni nationi. Che ne sarebbe di noi, dopo che per le nostre colpe ci abbiamo demeritata la luce della fede, se fossimo nati tra gl'infedeli, o in paesi eretici, dove la maggior parte, almeno de' letterati, dall'eresia son passati all'ateismo; poiché oggidì sono stati ben discussi e chiariti i loro errori, e pertanto essendosi aumentato in essi il timore dell'eterna condanna, eglino per liberarsi da quello han pensato di negar tutto e di non voler credere a niente. E quindi si vedono da' paesi oltramontani frequentemente sboccare libelli infetti di ateismo o deismo. Ma pensino e dicano quel che vogliono, lo spavento delle pene eterne non lascerà di tormentarli sino alla morte; e dopo la morte proveranno la vendetta divina che in vita non han voluta credere. Replico, ringraziamo sempre noi il Signore, o fedeli, e preghiamolo di accrescerci la fede, ed insieme l'aiuto per corrispondere a tanta grazia, la quale, se non vi corrispondiamo, ci renderà più rei nel divin tribunale al gran giorno de' conti. Preghiamo per noi, e preghiamo ancora per questi poveri miscredenti, che per vivere nei loro vizj senza rimorso, dopo essersi abbandonati all'incredulità, cercan di pervertire anche gli altri, persuadendo loro che non vi è legge, non vi è eternitàDio; ed utinam non seguissero ad acquistar seguaci in questi tempi infelici, nei quali a dismisura è cresciuta la corruzione de' costumi, nella quale quei miseri che vi s'immergono facilmente dopo aver perduta la divina grazia, perdono la fede. Gesù Cristo, e la sua divina madre ci esaudiscano e ci proteggano.

 

 

 




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