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S. Alfonso Maria de Liguori
Traduzione de' Salmi e de' Cantici

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Traduzione de' Salmi e de' Cantici che si Contengono nell'Officio Divino

Approccio alla lettura

Scheda

Traduzione dei Salmi e Cantici che si contengono nell'Officio divino, dedicata alla Santità di N. S. Papa regnante Clemente XIV

Edizioni contemporanee a S. Alfonso

1774, Napoli, Paci, in 8°, pp. XVI, 503, LXIV (con la Dichiarazione, Cf. nr. 96)

1775, Bassano, Remondini, in 8°, pp. 495.

1777, Napoli, Paci, in 8, pp. 503, 2ª ed.

 

Quest'opera, l'ultima composta da S. Alfonso durante il suo episcopato, fu iniziata nel 1773 e terminata verso il mese di maggio dell'anno seguente. Nell’ottobre 1773 a Napoli era iniziata la stampa della parte già pronta, ma la pubblicazione fu ritardata per le lentezze del revisore regale che concesse il suo imprimatur solo nel settembre 1774.

È probabile che l'idea di questo lavoro venne suggerita dalla comparsa del libro: I libri poetici della Bibbia tradotti dall'ebraico originale ed adattati al gusto della poesia italiana dal poeta Saverio Mattei. S. Alfonso mantenne corrispondenza epistolare con quest'autore e lodò la sua opera poetica nell'opuscolo Riflessioni divote sovra diversi punti di spirito (§ 17). Gli scrisse il 20 novembre (1774): "Io nel fare la mia corta opera sopra i Salmi o avuto principalmente davanti gli occhi quella di V. Signoria Ill.ma".

S. Alfonso si era riproposto dapprima di tradurre solo i passaggi difficili dei salmi, ma in seguito, si decise per una versione integrale del salterio. Quest'opera, per la quale consultò più di quaranta commentatori, gli causò molta stanchezza, al punto da farlo esclamare: "Mi farà passare il desiderio di stampare più". Si rovinò del tutto la salute e contrasse violenti dolori di testa.

Quantunque spogliato di tutto l'apparato scientifico, di cui in quel tempo si amava corredare le pubblicazioni di testi scritturistici, il lavoro ebbe un reale successo. Nell’ottobre 1776, la seconda edizione era esaurita e il Santo scriveva al Remondini che non gli restava più che un solo esemplare .

S. Alfonso dedicò questo libro al Papa Clemente XIV.

 

 

P. Maurice De Meulemeester

Bibliographie générale des écrivains rédemptoristes,

Louvain 1933, p. 159




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