Copertina | Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
S. Alfonso Maria de Liguori
Traduzione de' Salmi e de' Cantici

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

- 851 -


FERIA V. - A VESPRO

Salmo 1. (131. del salterio.)

Il re Salomone prega Dio a far la sua dimora nel tempio preparato, ed insieme ad eseguir le promesse fatte a Davide per la sua discendenza. Si suppone questo salmo cantato quando Salomone fe' portare l'arca nel tempio da esso eretto.

Memento, Domine, David et omnis mansuetudinis eius. Ricordatevi, Signore, di Davide e di tutta la sua mansuetudine.

Sicut iuravit Domino; votum vovit Deo Iacob. Quando l'arca giacea sotto una tenda, egli giurò e fece questo voto al Dio di Giacobbe.

Si introiero in tabernaculum domus meae; si ascendero in lectum strati mei. Io ho promesso di non entrare nel recinto di mia casa né di salire sul mio letto.

Si dedero somnum oculis meis; et palpebris meis dormitationem. Di non concedere il sonno agli occhi miei, né di dormire alle mie palpebre.

Et requiem temporibus meis; donec inveniam locum Domino, tabernaculum Deo Iacob. Né di prendere il riposo alle mie ore, finché non abbia ritrovato un luogo per lo mio Signore, che sia un tabernacolo degno del Dio di Giacobbe.

Ecce audivimus eam in Ephrata; invenimus eam in campis sylvae. Ecco abbiamo udito che l'arca stava in Efrata; ma noi l'abbiamo ritrovata in un campo silvestro.

Introibimus in tabernaculum eius; adorabimus in loco ubi steterunt pedes eius. Ma ora lieti entreremo nel suo proprio tabernacolo; e l'adoreremo in questo santo luogo, ov'egli ha posti i suoi piedi, cioè dove ha cominciato ad abitare.

Surge, Domine, in requiem tuam; tu et arca sanctificationis tuae. Sorgete, dunque, Signore, ed entrate nel luogo del vostro riposo; ed ivi entri ancora l'arca della vostra santificazione, cioè l'arca per cui siete stato così glorificato.

Sacerdotes tui induantur iustitiam; et sancti tui exultent. I vostri sacerdoti si vestano di giustizia, cioè di santità; e tutti i santi vostri ministri vi servano con allegrezza.

Propter David servum tuum, non avertas faciem Christi tui. Per amore di Davide, vostro amato servo, non voltate la faccia, cioè non ributtate il vostro Cristo, di lui figliuolo.

Iuravit Dominus veritatem et non frustrabitur eam; de fructu ventris tui ponam super sedem tuam. Il Signore ha giurato in verità a Davide, e tal giuramento non gli verrà meno: Io collocherò sovra del tuo trono i frutti del tuo ventre, cioè i tuoi figliuoli.

Si custodierint filii tui testamentum meum et testimonia mea, haec quae docebo eos. Se essi custodiranno


- 852 -


il mio patto ed i precetti che io loro insegnerò.

Et filii eorum, usque in saeculum sedebunt super sedem tuam. E così faranno i loro figli; essi perpetuamente sederanno sovra lo stesso tuo soglio.

Quoniam elegit Dominus Sion; elegit eam in habitationem sibi. Poiché il Signore ha eletto Sionne per sua abitazione.

Haec requies mea in saeculum saeculi; hic habitabo, quoniam elegi eam. Ed ha detto: Questo è il luogo del mio perpetuo riposo; qui sempre abiterò, mentre io l'ho eletto.

Viduam eius benedicens benedicam; pauperes eius saturabo panibus. Ivi io benedirò la vedova con soccorrerla e sazierò di cibo i poveri.

Sacerdotes eius induam salutari; et sancti eius exultatione exultabunt. Ivi vestirò di salute, cioè santificherò i suoi sacerdoti, ed i santi suoi ministri vivranno con allegrezza.

Illuc producam cornu David; paravi lucernam Christo meo. Ivi farò rifiorire la potenza di Davide; mentre ho preparato a questo mio Cristo una lucerna, cioè una luminosa discendenza.

Inimicos eius induam confusione; super ipsum autem efflorebit sanctificatio mea. Coprirò di confusione i suoi nemici; in somma sovra di esso fiorirà la mia santificazione, cioè la sacra corona con cui l'ho santificato.

Salmo 2. (132. del salterio.)

Il profeta esorta qui tutti i ministri del santuario a stare tra di loro in pace ed a lodare unitamente Iddio con pregarlo per il popolo.

Ecce quam bonum et quam iucundum, habitare fratres in unum! Oh quanto è utile e dolce per i fratelli il vivere in perfetta unione!

Sicut unguentum in capite quod descendit in barbam, barbam Aaron.

Quod descendit in oram vestimenti eius; sicut ros Hermon qui descendit in montem Sion. Questa unione è simile all'unguento, che versato sul capo di Aronne scendea per la barba sino all'orlo della sua veste; ed è simile alla rugiada che scende sui monti di Ermon e di Sion e li rende così fertili.

Quoniam illic mandavit Dominus benedictionem; et vitam usque in saeculum. Poiché ove regna tale unione il Signore fa abbondar le sue benedizioni e fa godere una vita perenne.

Salmo 3. (134. del salterio.)

Il profeta in questo salmo ammonisce i ministri del tempio a lodare il Signore per la sua potenza, che lo distingue dagli altri dei delle genti, ed a ringraziarlo per i benefizj fatti al suo popolo.

Laudate nomen Domini; laudate, servi, Dominum.

Qui statis in domo Domini, in atriis domus Dei nostri. Servi del Signore, e voi, suoi ministri, che dimorate nel suo tempio, lodate il nome del Signore.

Laudate Dominum, quia bonus Dominus; psallite nomini eius, quoniam suave. Lodate il Signore, mentr'egli è la stessa bontà; e celebrate le glorie del suo nome, perché è soave per li beneficj che dispensa alle sue creature.

Quoniam Iacob elegit sibi Dominus, Israel in possessionem sibi. Poiché egli ha eletto per sé Giacobbe ed Israello (cioè i suoi figliuoli) per sua eredità.

Quia ego cognovi quod magnus est Dominus; et Deus noster prae omnibus diis. Troppo io conosco quanto sia grande il nostro Signore e Dio, più di tutti gli altri dei delle genti.

Omnia quaecumque voluit, Dominus fecit in coelo et in terra; in


- 853 -


mari et in omnibus abyssis. Tutto quanto ha voluto egli ha fatto nel cielo, nella terra, nel mare e negli abissi più profondi.

Educens nubes ab extremo terrae; fulgura in pluviam fecit. Trae le nubi dall'estremità della terra; e spesso dalle tempeste che mandano fulmini ne forma le pioggie per irrigarla.

Qui producit ventos de thesauris suis; qui percussit primogenita Aegypti ab homine usque ad pecus. Egli fa uscire i venti da quei luoghi, ove li tiene chiusi come in un tesoro, per valersene quando vuole; egli è colui che percosse in Egitto colla morte i primogeniti degli uomini e degli armenti.

Et misit prodigia et signa in medio tui, Aegypte; in Pharaonem et in omnes servos eius. Ed operò tanti segni e prodigj in mezzo di te, o Egitto; allorché volle castigar Faraone e tutti i suoi servi.

Qui percussit gentes multas; et occidit reges fortes. Egli ancora fu quegli che depresse molte nazioni; e fe' morire regnanti che molto si vantavano della loro fortezza.

Sehon regem Amorrhaeorum et Og regem Basan et omnia regna Chanaan.

Et dedit terram eorum haereditatem Israel populo suo. Fe' morire anche Sehon re degli Amorrei ed Og re di Basan e tutti gli altri dominanti de' cananei; e diè tutte le loro terre in eredità al popolo suo di Israello.

Domine, nomen tuum in aeternum; Domine, memoriale tuum in generationem et generationem. Signore, la gloria del vostro nome sarà eterna: e la memoria di voi persisterà in tutte le generazioni.

Quia iudicabit Dominus populum suum; et in servis suis deprecabitur. Poiché il Signore giudicherà il suo popolo, cioè con giusto giudizio punirà i di lui persecutori; ed userà misericordia a' suoi servi, rendendosi pronto ad esaudir le loro preghiere. Qui la parola deprecabitur dice il Bellarmino, dee prendersi in senso passivo, cioè deprecabitur per exorabitur.

Simulacra gentium argentum et aurum; opera manuum hominum. Gl'idoli delle genti nulla possono, poiché non sono che argento ed oro, opere degli stessi uomini che li adorano.

Os habent et non loquentur; oculos habent et non videbunt.

Aures habent et non audient; neque enim est spiritus in ore ipsorum. Hanno essi la bocca, ma non parlano; hanno gli occhi, ma non vedono; hanno le orecchie, ma non sentono; né apparisce alcun segno di vita nel loro viso.

Similes illis fiant, qui faciunt ea; et omnes qui confidunt in eis. Diventino simili ad essi quelli che li formavano; e tutti gli altri che in essi mettono la loro confidenza.

Domus Israel, benedicite Domino; domus Aaron, benedicite Domino. Ma tu, famiglia d'Israello, benedici il Signore; e tu fa l'istesso, famiglia d'Aronne.

Domus Levi, benedicite Domino; qui timetis Dominum, benedicite Domino. Tu ancora, posterità di Levi, benedici il Signore; e beneditelo, voi tutti che avete il suo santo timore.

Benedictus Dominus ex Sion, qui habitat in Ierusalem. Sia in somma benedetto il Signore, che dimora in Gerusalemme e dal monte Sion diffonde le sue grazie sopra di noi.


- 854 -


Salmo 4. (135. del salterio.)

In questo salmo il profeta esorta i giudei a ringraziare il Signore per tutti i benefizj fatti agli uomini e specialmente al suo popolo.

Confitemini Domino, quoniam bonus; quoniam in aeternum misericordia eius. Ringraziate il Signore, poiché egli è così benigno ed è sempre ripieno di misericordia.

Confitemini Deo deorum; quoniam in aeternum misericordia eius. Lodate quel Signore ch'è il Dio vero degli dei falsi; poiché egli non cessa mai di usar pietà verso di tutti.

Confitemini Domino dominorum; quoniam in aeternum misericordia eius. Benedite il Signore de' signori; poiché egli è sempre misericordioso.

Qui facit mirabilia magna solus; quoniam in aeternum misericordia eius. Egli è quel solo che opera i gran prodigj; poiché è sempre misericordioso.

Qui fecit coelos in intellectu; quoniam in aeternum misericordia eius. Egli ha fatto i cieli con sapienza; poiché è sempre misericordioso.

Qui firmavit terram super aquas; quoniam in aeternum misericordia eius. Egli ha stabilita la terra sopra delle acque; poiché è sempre misericordioso.

Qui fecit luminaria magna; quoniam in aeternum misericordia eius. Egli ha fatti i gran luminari per illuminare il mondo; poiché è sempre misericordioso.

Solem in potestatem diei; quoniam in aeternum misericordia eius. Egli ha formato il sole, acciocché presieda al giorno; poiché è sempre misericordioso.

Lunam et stellas in potestatem noctis; quoniam in aeternum misericordia eius. Egli ha formata la luna e le stelle, acciocché presiedano alla notte; poiché è sempre misericordioso.

Qui percussit Aegyptum cum primogenitis eorum; quoniam in aeternum misericordia eius. Egli ha percosso l'Egitto, facendo morire i loro primogeniti; poiché è sempre misericordioso.

Qui eduxit Israel de medio eorum; quoniam in aeternum misericordia eius. Egli ha tratto fuori Israello da mezzo degli egizj; poiché è sempre misericordioso.

In manu potenti et brachio excelso; quoniam in aeternum misericordia eius. L'ha tratto fuori colla sua potente mano e col suo braccio invitto; poiché è sempre misericordioso.

Qui divisit mare rubrum in divisione; quoniam in aeternum misericordia eius. Egli ha diviso il mar rosso; poiché è sempre misericordioso.

Et eduxit Israel per medium eius; quoniam in aeternum misericordia eius. Ed ha condotto Israello per mezzo di quello; perché è sempre misericordioso.

Et excussit Pharaonem et virtutem eius in mari rubro; quoniam in aeternum misericordia eius. Egli ha abbattuto Faraone e tutto il suo esercito nel mar rosso; poiché è sempre misericordioso.

Qui traduxit populum suum per desertum, quoniam in aeternum misericordia eius. Egli ha guidato il suo popolo per lo deserto; poiché è sempre misericordioso.

Qui percussit reges magnos; quoniam in aeternum misericordia eius. Egli ha disfatti gran monarchi; poiché è sempre misericordioso.

Et occidit reges fortes; quoniam in aeternum misericordia eius.


- 855 -


Egli ha fatto morire re potenti; poiché è sempre misericordioso.

Sehon regem Amorrhaeorum; quoniam in aeternum misericordia eius. Egli ha fatto morire Sehon re degli Amorrei; poiché è sempre misericordioso.

Et Og regem Basan; quoniam in aeternum misericordia eius. Egli ha tolta la vita ad Og re di Basan; poiché è sempre misericordioso.

Et dedit terram eorum haereditatem; quoniam in aeternum misericordia eius. Egli ha data ad altri in eredità la loro terra; poiché è sempre misericordioso.

Haereditatem Israel servo suo; quoniam in aeternum misericordia eius. Questa eredità l'ha data ad Israello suo servo; poiché è sempre misericordioso.

Quia in humilitate nostra memor fuit nostri; quoniam in aeternum misericordia eius. Egli si è ricordato di noi nel tempo della nostra afflizione; poiché è sempre misericordioso.

Et redemit nos ab inimicis nostris; quoniam in aeternum misericordia eius. E ci ha liberati da' nostri nemici; poiché è sempre misericordioso.

Qui dat escam omni carni; quoniam in aeternum misericordia eius. Egli alimenta tutti gli uomini e i bruti; poiché è sempre misericordioso.

Confitemini Deo coeli; quoniam in aeternum misericordia eius. Ringraziate dunque il Dio del cielo; poiché è sempre misericordioso.

Confitemini Domino dominorum; quoniam in aeternum misericordia eius. Lodate il Signore de' signori; poiché è sempre misericordioso.

Salmo 5. (136. del salterio.)

Qui son descritti i giudei che piangono le loro miserie nella schiavitù di Babilonia e sospirano di ritornare in Gerusalemme. Il salmo è proprio ad un'anima cristiana che geme nell'esilio di questa terra e sospira di andare alla patria celeste.

Super flumina Babylonis illic sedimus et flevimus, cum recordaremur Sion. Sulle rive de' fiumi di Babilonia sediamo afflitti e piangiamo, ricordandoci di te, o Sionne.

In salicibus in medio eius suspendimus organa nostra. In mezzo della città abbiamo sospesi i nostri organi (cioè tutti gli strumenti di musica) sovra de' salici.

Quia illic interrogaverunt nos qui captivos duxerunt nos verba cantionum. Ivi quelli che ci han condotti prigionieri ci dimandano che cantiamo.

Et qui abduxerunt nos: Hymnum cantate nobis de canticis Sion. E costoro che ci han portati, ci dicono: Cantateci quegl'inni che solevate cantare in Sionne.

Quomodo cantabimus canticum Domini in terra aliena? Ma come noi canteremo (rispondiamo noi) i cantici del Signore in una terra a noi straniera?

Si oblitus fuero tui, Ierusalem, oblivioni detur dextera mea. Se io mi dimenticherò di te, o Gerusalemme, in questa schiavitù ove mi trovo, mi diventi inutile la destra mano.

Adhaereat lingua mea faucibus meis, si non meminero tui. Si attacchi inaridita la mia lingua alle mie fauci, se non mi ricorderò continuamente di te, o Gerusalemme.

Si non proposuero Ierusalem in principio laetitiae meae. Così mi avvenga, se non proporrò che Gerusalemme sia il principio di ogni mia allegrezza, viene a dire, se io prenderò


- 856 -


a rallegrarmi, stando lontano dalla mia patria.

Memor esto, Domine, filiorum Edom, in die Ierusalem. Ricordatevi, Signore, delle barbarie che usarono i figli di Edom, cioè gl'Idumei, nel giorno che presero Gerusalemme.

Qui dicunt: Exinanite, exinanite usque ad fundamentum in ea. Diceano essi: Distruggetela, distruggetela sin dalle fondamenta.

Filia Babylonis misera! beatus qui retribuet retributionem tuam, quam retribuisti nobis. O misera Babilonia! beato chi ti renderà quei mali che tu hai recati a noi.

Beatus qui tenebit et allidet parvulos tuos ad petram. Beato chi avrà tra le sue mani e sbatterà i tuoi bambini ad una pietra per farli perire.




Precedente - Successivo

Copertina | Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) © 1996-2006 EuloTech