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S. Alfonso Maria de Liguori
Via della salute

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INGANNO DEL DEMONIO NEL TENTARE I PECCATORI A RICADERE

 

Anima mia, quando il demonio di nuovo ti tenterà ad offender Dio, con dirti che "Dio è di misericordia", pensa che il Signore usa misericordia a chi lo teme, non a chi lo disprezza, come cantò la divina Madre: "Et misericordia eius... timentibus eum".1 "Dio è di misericordia!" chi lo nega, ma con tutto ciò quanti alla giornata egli ne manda all'inferno! Iddio è misericordioso, ma ancora è giusto. È misericordioso con chi si pente del male fatto, ma non con chi si serve della sua misericordia per più ingiuriarlo.

Ah mio Signore, quante volte io ho fatto così! vi ho offeso, perché voi siete buono!

 

Ti dirà il demonio: "Ma come ti ha perdonato nel passato tanti peccati, così ti perdonerà quest'altro peccato che fai". No, dei rispondere, tanto più2 che tante volte mi ha perdonato, tanto più debbo temere che se ritorno ad ingiuriarlo, non mi perdoni più e mi castighi di tutte le ingiurie che gli ho fatte. Ecco come ce l'avvisa lo Spirito Santo. "Ne dicas, peccavi, et quid accidit mihi triste? Altissimus enim est patiens redditor" (Eccl. 5. 4).3

Mio Dio, io ho fatto a gara con voi, voi a farmi grazie, io a rendervi offese: voi a farmi bene, io a disonorarvi. Ma per l'avvenire non ha da esser più così. Quanto più m'avete sopportato, tanto più vi voglio amare. Aiutate voi la mia debolezza.

 

Ti dirà il demonio: "Ma ora non vedi che a questa tentazione non puoi resistere?" Rispondi, ma se ora non resisto, come resisterò appresso, quando io sarò fatto più debole, e saranno mancati gli aiuti


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divini? forse ho da sperare che accrescendo io i peccati, Dio abbia ad accrescere le grazie?

Ti dirà finalmente: "Ma anche facendo questo peccato, pure può essere che ti salvi". Può essere (rispondi) che mi salvo, ma frattanto già da me stesso mi scrivo la sentenza, e mi condanno all'inferno. "Può essere che ti salvi!" Ma può essere ancora, ed è più facile che mi danni. No, che non voglio arrischiare la mia eterna salute ad un "può essere". Non è negozio questo di farlo con un "può essere".

Ma Signore, che cosa voi avete fatto con me? io ho accresciute le colpe, e voi avete accresciute le grazie! Questo pensiero mi accresce il dolore di avervi date tante amarezze. Dio mio così buono, e perché vi ho offeso, perché? Oh potessi morirne di dolore! Gesù mio, aiutatemi, ch'io voglio esser vostro e tutto vostro.

O Maria, ottenetemi la santa perseveranza; non permettete ch'io viva più ingrato a questo Dio, che mi ha tanto amato.

 




1 [10.] Luc., 1, 50: «Et misericordia eius a progenie in progenies timentibus eum».



2 [19.] tanto) quanto B1 B2.

3 [23.] Eccli., 5, 4: «Ne dixeris: Peccavi», etc.




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