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S. Alfonso Maria de Liguori
Via della salute

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MEDITAZIONE 21

 

"Et incarnatus est de Spiritu Sancto ex Maria Virgine, et homo factus est" (Symbol. Constant.).2 Iddio creò Adamo e l'arricchì di doni, ma l'uomo ingrato l'oltraggiò peccando, e così restò il misero con tutti noi suoi discendenti privato della grazia divina e del paradiso. Ed ecco che tutto l'uman genere restò perduto e senza rimedio. L'uomo aveva offeso Dio, ond'egli non era capace di poter dargli una degna soddisfazione;3 bisognava dunque che una Persona divina soddisfacesse per l'uomo. Che fa l'Eterno Padre per dar rimedio all'uomo perduto? manda il medesimo suo Figlio a farsi uomo con vestirsi della stessa carne degli uomini peccatori, affinché egli4 colla sua morte pagasse alla divina giustizia i loro debiti, e così ottenesse loro di ritornare nella divina grazia.


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Mio Dio, se la vostra bontà infinita non avess'ella5 ritrovato questo rimedio, chi mai di noi avrebbe potuto domandarlo o pure immaginarlo?

 

Oh Dio qual maraviglia dové fare agli Angeli questo grande amore, che Iddio dimostrò all'uomo ribelle! Che mai dovettero dire in vedere il Verbo Eterno farsi uomo ed assumere questa stessa carne, che aveano gli uomini peccatori; sicché in faccia al mondo compariva già questo Verbo incarnato in forma d'uomo peccatore, com'erano tutti gli altri!

Ah Gesù mio, quanto vi siamo obbligati; e quanto più degli altri vi son tenuto io, che più degli altri v'ho6 offeso! Se voi non foste venuto a salvarmi, che ne sarebbe di me per tutta l'eternità? Chi potrebbe liberarmi dalle pene che merito? Siatene sempre benedetto e lodato di tanta carità.

 

Dunque un Figlio di Dio viene dal cielo in terra a farsi uomo; viene a fare una vita di pene, viene a morire in una croce per amore degli uomini, e gli uomini che ciò credono, ameranno altro oggetto fuori di questo Dio incarnato!

Ah Gesù mio Salvatore, io non voglio amare altro che voi. Voi solo mi avete amato, solo voi io voglio amare. Rinunzio a tutti i beni creati, solo voi mi bastate, o immenso ed infinito bene. Se per lo passato vi ho disgustato, ora ne ho gran dolore, e vorrei che questo dolore mi facesse morire per compensare in qualche modo il disgusto, che v'ho dato. Deh non permettete che per l'avvenire io abbia ad essere più ingrato all'amore, che mi avete portato. No, Gesù mio, fate ch'io7 v'ami, e poi trattatemi come vi piace. O bontà infinita, o amore infinito, io non voglio vivere senza amarvi.

O Madre di misericordia Maria, questa grazia vi domando: impetratemi ch'io8 sempre, sempre ami Dio.

 




1 [17.] Meditazione 2) Meditazione II B B1 B2.: anche in seguito useremo il numero arabico senza indicazione della variante.

2 [19.] Dal Messale Romano, Symb. Nicaeno-Constantinopolitanum.

3 [24.] soddisfazione... soddisfacesse) sodisfazione... sodisfacesse ND V NS.

4 [27.] affinché egli) affinch'egli ND V B B1 B2.

5 [1.] avess'ella) avesse ella B B1 B2.

6 [10 e 23.] v'ho) vi ho B B1 B2.

7 [25.] ch'io v'ami) che io vi ami B B1 B2.

8 [28.] ch'io) che io B B1 B2.




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