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S. Alfonso Maria de Liguori Via della salute IntraText CT - Lettura del testo |
MED. VII. Nel venerdì di passione
PILATO DIMOSTRA AL POPOLO GESÙ DICENDO: "ECCE HOMO"
Pilato essendogli stato di nuovo portato dinanzi Gesù, lo vide così lacerato e difformato da' flagelli e dalle spine, che credette di muoverne a compassione il popolo col farcelo mirare; onde uscì alla loggia, portando seco l'afflitto Signore, e disse: "Ecce Homo".1 Come dicesse, via su contentatevi di quel che ha patito sinora questo povero innocente. Eccolo ridotto a stato che non può più vivere. Lasciatelo via, mentre poco può restargli di vita. Mira tu ancora, anima mia, su quella loggia il tuo Signore ligato2 e mezzo nudo, coverto solo di piaghe e di sangue; e considera a che egli s'è ridotto il tuo Pastore, per salvare te pecorella perduta.
Nello stesso tempo che Pilato dimostra agli ebrei Gesù impiagato, l'Eterno Padre dal cielo3 invita noi a guardar Gesu-Cristo in tale stato, e similmente a noi dice: "Ecce Homo". Uomini, quest'uomo che voi mirate così impiagato e vilipeso, questi è il mio Figlio diletto, che per pagare i vostri peccati tanto patisce; guardatelo ed amatelo.
Mio Dio e Padre mio, io miro il vostro Figlio, e lo ringrazio e l'amo, e spero di sempre amarlo; ma vi prego, miratelo ancora voi, e per amore di questo Figlio abbiate pietà di me; perdonatemi e datemi la grazia ch'io4 non ami altri che voi.
Ma che rispondono i giudei alla vista di quel Re de' dolori? alzano le grida e dicono: "Crucifige, crucifige eum".5 E vedendo che Pilato non ostante i loro insulti cercava di liberarlo, l'atterriscono con dirgli: "Si hunc dimittis, non es amicus Caesaris" (Io. 19).6 Pilato ancor resiste e replica: "Regem vestrum crucifigam?"7 E quei risposero: "Non habemus regem, nisi Caesarem".8
Ah Gesù mio adorato, questi non vogliono riconoscervi per loro Re, e vi dicono di non volere altro re che Cesare. Io vi confesso per mio Re e Dio; e mi protesto che non voglio altro Re del mio cuore, che voi mio amore ed unico mio bene. Misero anch'io vi ricusai un tempo per mio Re, e negai di volervi servire; ma ora voglio che voi solo dominate la mia volontà. Fate voi ch'ella ubbidisca9 a quanto voi le ordinate. O volontà di Dio, voi siete l'amor mio.
O Maria, pregate per me, le vostre preghiere non hanno ripulsa.