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S. Alfonso Maria de Liguori
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A MARIA

Ego mater pulchrae dilectionis.3 Io son la madre del bello amore, dice Maria; cioè di quell'amore che fa belle le anime. S. Maria Maddalena de' Pazzi vide Maria santissima che andava dispensando un dolce liquore ch'era il divino amore.4

Questo dono solo per Maria si dispensa, a Maria cerchiamolo. Giac. Madre mia, speranza mia, fammi tutto di Gesù.

Ediz. di Napoli 1758:

Orazione dello stesso S. Germano

O mia Signora, Voi che siete la nostra difesa e gioia, rendetemi degno di godere con Voi di quella gran felicità, che Voi godete nel cielo. Sì, mia regina, mio rifugio, mia vita, mio aiuto, mia difesa, mia fortezza, mia allegrezza, mia speranza, fate ch'io venga con Voi in paradiso. Io so che essendo Voi la Madre di Dio, ben potete ottenermelo, se volete.5 O Maria, Voi siete onnipotente per salvare i peccatori, né avete bisogno


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d'altra raccomandazione, perché siete la Madre della vera vita.6

Giac. Madre mia, speranza mia, fatemi tutto di Gesù.




3 Eccli. XXIV, 24.



4 PUCCINI, Vita Firenze, 1611, parte 4, cap. 28, pag. 322-324; indi, la Santa, sempre in estasi, prende a parlare «di tre sorte d' amori che impediscono questo amore». La visione ebbe luogo nell' Ottava della Natività della beatissima Vergine, e Maria si mostrò alla Santa come «piccolina».



5 «O Domina... universorum patrocinium, gaudiumque ac laeta iucunditas, dignare, quaeso, simul me cum ea (qui prega S. Germano per un' anima a lui molto cara, probabilmente per una sua santa sorella defunta: domanda S. Alfonso di partecipare all' eterna felicità di Maria SS.: quindi, invece di «cum ea», leggerai «tecum») laetari, in gaudio illo vere ineffabili... ac deliciis perpetuis... Ita, Domina mea: ita, meum refugium, vita ac auxilium meum, armatura ac gloriato, spes mea ac robur meum. Da mihi una cum illa (cum te, come sopra), perfrui inenarrabilibus... Filii tui donis in caelesti illa mansione. Habes enim, novi, parem cum voluntate facultatem, tamquam Altissimi parens.» S. GERMANUS, Patriarcha CP., In Praesentationem SS Deiparae, Oratio 2. MG 98-319.



6 «Pecatores per te Deum exquisierunt et salvi facti sunt... Potens igitur ad salutem auxilium tuum, o Deipara, nec alterius cuiusquam apud Deum commendationem requirens. Tu enim revera verae es Vitae parens.» IDEM, In beatam SS. Dominae nostrae Deiparae... dormitionem, sermo 2 (a principio). MG 98-349, 350.






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