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S. Alfonso Maria de Liguori Canzoncine spirituali IntraText CT - Lettura del testo |
Maria Addolorata che parla sul Calvario.
«O vos omnes qui transitis per viam, attendite
et videte, si est dolor sicut dolor meus»
O voi ch'in tante mie pene amare1
Lieti ne andate per questa via,
Questo che innanzi lacero, esangue
Mi sta morendo su di quel legno,
Questo è mio Figlio, che non è degno2
Di strazi e scherni, ma sol d'amor3.
Questo è quel Figlio, che 'l gran Fattore
Del Mondo tutto vanta per Padre;
E questo è Quello che per sua Madre4
Egli è quel Dio che in quella notte5
Egli mi scelse per sua diletta
E innamorata di sua beltà.
E questo è Quello, ch'ora mi vedo6
Su quel d'affanni letto funesto7
Morir tra pene sì afflitto e mesto,
Che ancor le pietre move a dolor.
Chi lo difenda, o lo conforti8;
Ma tutti vede intenti e accorti
Eterno Padre, Tu che sì l'ami,
Come dal Cielo Tu puoi soffrire
Veder tal Figlio tanto patire,
E non avergli neppur pietà?
Ma oh Dio, che 'l Padre vestito il vede
Di nostre colpe, ed Egli irato9
Seco si mostra; finché spirato
Nol miri in Croce per nostro amor10.
Figlio diletto, or che alla morte
Già sei vicino, almen sapessi
Io consolarti, o almen potessi
Tra le mie braccia farti spirar!
Ahi, che non posso darti sollievo11:
Anzi ch'io stessa col mio dolore
Porto più pena al tuo bel Core,
Chi tutto acceso per voi d'Amore,
Tutto contento per voi sen more13,
E a voi non cerca altro che Amor.
Tra tante pene ognor vivete;
Guardate intorno e poi vedete
Se v'è dolore pari al mio duol» (Sarn. «Via facile del Paradiso» 1738; «Mondo Sant.» Edizione II, 1739).
E d'ogni amore e d'ogni onor» (Sarn. «Via facile del Paradiso» 1738; «Mondo Sant.» 1739).