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Sant'Alfonso Maria de Liguori
Confessore diretto…campagna

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PUNTO VIII. Della consuetudine.

 

26. La consuetudine, che induce legge, ricerca tre cose: per 1., ch'ella sia introdotta dalla comunità, o almeno dalla sua maggior parte. Per 2., che vi sia il consenso del principe, almeno tacito. Per 3., che vi sia la legittima prescrizione. Ed in quanto alla prescrizione, acciocché sia legittima, si richiedono tre altre cose: per 1., il tempo lungo, almeno di dieci anni. Per 2., il tempo continuato, che non sia interrotto da atto in contrario. Per 3., gli atti replicati, e posti liberamente. In dubbio se la consuetudine obblighi a colpa grave o leggiera, dee tenersi che obblighi a colpa grave, quando ella è di grave peso, ed è stata per lungo tempo osservata, com'è la consuetudine delle monache in recitar l'officio, e la consuetudine in più luoghi di astenersi da' latticini ne' giorni di vigilia2.

 

27. La consuetudine poi, che abroga la legge, chiamata propriamente desuetudine, richiede due cose. Per 1., che sia ragionevole. Per 2., che sia prescritta con intenzione positiva di abolire la legge. Se poi nella legge fosse apposta la clausula, non obstante quacumque consuetudine, una tal clausula s'intende delle consuetudini passate, non già future. E se nella legge si riprovasse ogni consuetudine anche futura, s'intende di quelle sole consuetudini, che si riprovano come contrarie alla legge naturale, oppure alla positiva divina3.

 




2 N. 79.

 



3 Istr. c. 3. n. 80. 81. e seg.

 






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