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S. Alfonso Maria de Liguori
Consid. ed affetti sovra la Passione

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 § II - Consiglio de' giudici e tradimento di Giuda.

Collegerunt ergo pontifices et pharisaei concilium, et dicebant: Quid facimus, quia hic homo multa signa facit? (Io. XI, 47). Ecco come nello stesso tempo in cui s'impiegava Gesù a far grazie e miracoli in beneficio di tutti, si uniscono i primi personaggi della città per macchinar la morte all'autor della vita. Ecco quel che dice l'empio pontefice Caifasso: Expedit vobis, ut unus moriatur homo pro populo, et non tota gens pereat (Io. XI, 50). E da quel giorno, dice lo stesso S. Giovanni, pensarono gl'iniqui di ritrovare il modo di farlo morire. 1

Ah Giudei, non dubitate, perché questo vostro Redentore non fugge no, mentr'egli a posta è venuto in terra affin di morire e, colla sua morte, liberar voi e tutti gli uomini dalla morte eterna.

Ma ecco Giuda, che già si presenta a' pontefici e dice: Quid vultis mihi dare, et ego vobis eum tradam? (Matth. XXVI, 15). Oh che allegrezza ebbero allora i Giudei, per l'odio che portavano a Gesù Cristo, in vedere che uno de' suoi medesimi discepoli volea tradirlo, e darcelo nelle mani! In ciò consideriamo il giubilo, per così dire, che fa l'inferno, allorché un'anima, la quale per più anni è stata a servire Gesù Cristo, lo tradisce per qualche misero bene o vile soddisfazione.

Ma, o Giuda, giacché vuoi vendere il tuo Dio, fatti almeno dare il prezzo che vale. Egli è un bene infinito, merita dunque un prezzo infinito. Ma, oh Dio, tu conchiudi la vendita non per più che per trenta danari? At illi constituerunt ei triginta


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argenteos (Matth., loc. cit.). - Anima mia infelice, lascia Giuda e volgi a te il pensiero. Dimmi, per qual prezzo hai tu venduta tante volte al demonio la grazia di Dio? -Ah Gesù mio, mi vergogno di comparirvi avanti, pensando alle ingiurie che v'ho fatte. Quante volte v'ho voltate le spalle e v'ho posposto ad un capriccio, ad un impegno, ad un momentaneo e vil piacere? Già lo sapeva allora che con quel peccato perdeva la vostra amicizia, e volontariamente ho voluto cambiarla per niente. Oh fossi morto prima che farvi questo grande oltraggio! Gesù mio, me ne pento con tutto il cuore, vorrei morirne di dolore.

Quindi consideriamo la benignità di Gesù Cristo che ben sapendo l'appuntamento fatto da Giuda, con tutto ciò, vedendolo, non lo discaccia da sé, non lo guarda di mal occhio, ma l'ammette alla sua compagnia ed anche alla sua mensa, e l'avverte del suo tradimento a sol fine che si ravveda; e mirandolo ostinato giunge a buttarsegli davanti ed a lavargli i piedi per intenerirlo. -Ah Gesù mio, vedo che lo stesso voi praticate con me. Io v'ho disprezzato e v'ho tradito, e voi non mi discacciate, mi guardate con amore, mi ammettete ancora alla vostra mensa della santa comunione. Caro mio Salvatore, oh vi avessi sempre amato! E come mai potrò io partirmi più da' piedi vostri e rinunziare al vostro amore?




1 Ab illo ergo die cogitaverunt ut interficerent eum. Io. XI, 53.






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