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S. Alfonso Maria de Liguori
Cost. e Reg. della Congr. del SS. Redentore

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§ II - Dell'Orazione ed Esercizj di Umiltà

I. In ogni casa, dove comodamente si potrà, tutte l'ore canoniche dovranno recitarsi in coro unitamente con raccoglimento di spirito, senza canto o toni.

II. In tre tempi del giorno vi sarà l'orazione mentale: la mattina e la sera in comune, il giorno privatamente nelle proprie stanze, impiegandosi mezz'ora per ciascheduna volta.

Queste meditazioni si faranno specialmente sulle virtù teologali, sulla vita e virtù di Gesù Cristo, che devono vivamente ricopiare in loro stessi; ed ogni mese prenderanno di mira in particolare una di queste virtù per meglio praticarla ed esercitarla con più specialità, su di essa facendo i loro esami particolari e le loro conferenze spirituali. Tra il giorno parimente ogn'uno farà in privato mezz'ora di lezione spirituale, la visita29 del Santissimo Sagramento e Maria Vergine, a cui dovranno tutti professare speciale divozione e tenerezza,


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recitando ancora ogni una terza parte del rosario.

Due volte il giorno dovrà da tutti farsi l'esame di coscienza in comune, la mattina prima del pranzo e la sera prima di andare a letto; e finito l'esame della sera si reciteranno le litanie della Vergine e si prenderà la benedizione dal superiore.

III. In ogni anno ciascun soggetto farà dieci giorni di esercizj spirituali con totale ritiro e rigoroso silenzio; ed ogni mese farà un simile giorno di ritiramento.

IV. Sopra tutto ciascuno di questo Istituto dovrà recarsi a somma gloria il praticare gli esercizj anche più vili di casa per l'acquisto della santa umiltà; pertanto anche i sacerdoti serviranno in giro alla mensa e laveranno le scodelle. Per esempio degl'altri il Rettore potrà servire un giorno della settimana, ed il Ministro un giorno servirà a tavola ed in un altro laverà le scodelle. Né tra' soggetti vi sarà mai gara di precedenze, ciascuno ambendo di prendere l'ultimo luogo.

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29 Nell'edizione di Roma 1936 (p. 20): «e la vista»




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