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S. Alfonso Maria de Liguori Del gran mezzo della preghiera IntraText CT - Lettura del testo |
Supposta dunque com'è certa, la necessità che abbiamo di pregare per conseguir la salute, siccome nella Prima Parte al Capo I. abbiam provato; dobbiamo conseguentemente supporre anche per certo, che ognuno abbia l'aiuto Divino a potere attualmente pregare, senza bisogno d'altra grazia speciale, e colla Preghiera ad ottener poi tutte l'altre grazie necessarie per osservare perseverantemente i Precetti, e così acquistare la Vita eterna; sicché niuno che si perde, può aver mai alcuna scusa d'essersi perduto per mancanza degli aiuti necessari a salvarsi. Siccome Iddio nell'ordine naturale ha disposto, che l'Uomo nasca nudo, e bisognoso di più cose per vivere, ma poi gli ha dato mani, e mente, con cui può vestirsi, e provvedere a tutti gli altri suoi bisogni così nell'ordine soprannaturale l'Uomo nasce impotente ad ottenere colle sue forze l'eterna salute, ma il Signore per sua bontà concede ad ognuno la grazia della Preghiera, colla quale può poi impetrare tutte l'altre grazie, che gli bisognano per osservare i Precetti, e salvarsi.
Ma prima di venire a dichiarar questo punto, è spediente premettere due Preliminari. Il Primo, che Dio vuol salvi tutti, e che perciò Gesù Cristo per tutti è morto. Il secondo, che Iddio in quanto alla parte sua dona a tutti le grazie necessarie per salvarsi, colle quali ognuno si salva, se a quelle corrisponde.