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S. Alfonso Maria de Liguori
Dissertazioni teologiche-morali

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§. 6. Delle doti de' corpi beati.

 

28. Di queste doti già parlammo abbastanza, trattando della risurrezion degli eletti nella Dissert. 5. §. 7., e sono l'impassibilità, la sottilità, l'agilità, e la chiarezza. Queste doti, secondo quel che dicono s. Agostino, e s. Tommaso7, ridondano ai corpi de' beati dalle loro anime già beatificate. Nel luogo di sopra citato si disse che i sensi del corpo beato saranno sempre in atto, cioè colle loro operazioni; si noti qui col dottore angelico8, che le operazioni de' sensi nello stato beatifico non impediscono (come avviene quaggiù in terra), che l'anima beata non tenda continuamente, e con tutta l'intensione della mente, in Dio; né la contemplazione di Dio impedisce le operazioni de' sensi: In sanctis (scrive s. Tommaso nel luogo citato) erunt omnes potentiae perfectissimae; una scilicet potentia poterit intense operari, ita quod ex hoc nullum impedimentum praestabitur actionis alterius potentiae.

 




7 S. Aug. epist. 96. alias 118. ad Diosc. s. Thom. 3. p. q. 45. a. 2.



8 Suppl. q. 82. a. 3. ad 4.




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