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S. Alfonso Maria de Liguori Dissertazioni teologiche-morali IntraText CT - Lettura del testo |
Ecco, o Redentore degli uomini, che siete venuto in questa terra a riscattarli col prezzo del vostro sangue dalle mani di Lucifero, per vederli fatti un giorno vostri compagni a godere nel cielo l'eterna beatitudine: ma oh Dio che una gran parte di essi non vi conosce perché sono idolatri: un'altra gran parte, e forse maggiore, qual'è quella degli eretici, vi confessa per Dio; ma questi, vivendo fuori della chiesa, conculcano il vostro sangue, e tutto il beneficio della vostra redenzione: la parte poi de' cattolici, che sono i soli figli a voi rimasti, questa dovrebbe consolarvi; ma oimè che questa maggiormente vi affligge, mentre la maggior parte di essi vive da voi lontana in una corruzione quasi universale, la quale in vece di scemare vediamo che ogni giorno va più crescendo.
Deh, Salvatore del mondo, o Agnello divino, che a forza di dolori avete consumata la vita su d'una croce per la salute di tutti gli uomini, abbiate pietà della vostra gregge, soccorreteci in mezzo a tante rovine e pericoli di perderci eternamente. La fede che voi con tanti sudori avete piantata nella vostra chiesa, si vede disprezzata da quegli stessi che la professano, mentre vivono come non credessero le verità da voi rivelate, e come non avessero a morire e comparire un giorno nel vostro tribunale a render conto della loro vita; vivono in somma come per essi non vi fosse né paradiso né inferno né eternità. Noi almeno, che per vostra grazia speciale, ci troviamo nel numero delle vostre pecorelle, dovremmo onorarvi con ubbidire alla vostra voce: ma noi siamo i vostri più fieri nemici, che attaccati ai beni del mondo ed alle sue massime ree, non abbiamo ritegno di disprezzare la vostra legge e la vostra grazia; ed in vece di attendere a placare la vostra giustizia, vie più la provochiamo a castigarci, onde par che noi stessi vi costringiamo a negarci la vostra misericordia.
Ma io parlo con un Dio di misericordia infinita e d'infinita potenza, che quando vuole ben sa trarre anche dal male il bene. Pertanto, o Signore onnipotente, dominare in medio inimicorum tuorum, dimostrate la vostra potenza in mezzo a tanti nemici, non già con punirci, ma con soggettare le nostre volontà ribelli alla vostra santissima volontà, che ben ha dimostrato quanto ci ama con mandare il Verbo divino a morire per la nostra salute: per amore dunque di questo Figlio abbiate di noi pietà, e mettete riparo alla nostra rovina. O madre di Dio Maria, pregate per noi e salvateci: le vostre preghiere son preghiere di madre, a cui niente si nega.