Esempio III. Narra il p. Serafino Razzi, come in una città d'Italia vi fu una donna nobile maritata, che secondo l'esterno era tenuta per santa: Giunta in morte prese tutti i sacramenti, lasciando molto buon nome di sé. Morta che fu, la sua figliuola, che sempre raccomandava l'anima di sua madre, un giorno mentre faceva orazione intese un gran fracasso alla porta; voltò gli occhi, e vide la figura orribile di un porco tutto di fuoco, che mandava una gran puzza; ebbe tanto timore la povera figlia, che fu per buttarsi dalla finestra; ma sentì

dirsi: Fermati, figlia, fermati; io sono la tua sventurata madre, ch'era tenuta per santa, ma per li peccati commessi con tuo padre, ch'io per rossore non ho mai confessati, Iddio m'ha condannata all'inferno; onde non pregare più Dio per me, perché mi dai più pena. Detto ciò, diede certi urli, e sparve.