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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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38. AD UN SACERDOTE.

Gli parla di missioni fatte e da farsi, e spera di averlo per compagno.

 

Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!

 

DALLA MISSIONE DI CALVANICO1, 27 APRILE [1739.

 

Don Giovanni mio, ho ricevuto con tanta consolazione il tuo stimatissimo [biglietto], mentre sospettava che non ti ricordassi più di noi; ma leggendo il biglietto, ho veduto che no, anzi, che pensi con affetto a noi ed all'Istituto.

Oh Dio! in quest'anno, quanto aiuto ci avresti potuto dare, col venire ad aiutarci in missione, ed io aveva sommo desiderio di scrivertelo. Ma non ho avuto ordine di farlo per ragione di tua casa e del Vescovo, il quale, sospetto che dalla casa tua sia restato alquanto disgustato con noi, tanto che in questa Pentecoste non ci manderà nemmeno gli Ordinandi. Quando ti riesce, non lasciare, ti prego, di sincerarlo su questo punto, che noi non abbiam colpa a niente.

Veniamo alla missione di Dupino. D. Giovanni, io aveva avuto ordine dal nostro Padre [Mgr Falcoia di ritirarmi dopo la missione del Mercato di Giffoni, che ivi facemmo, e di non fare altra più, tanto che avemmo appletti [istanze] inesplicabili dalla Valle di Giffoni, che è un paese grande e cospicuo, e li lasciammo sconsolati senza missione.

Nulladimeno, poiché l'Arcivescovo ha voluto specificatamente questa missione a Calvanico, dove ora mi trovo, per qualche bisogno preciso che vi è, perciò il Padre ci ha concesso questa missione tantum, e non più, volendo che non fatichiamo più dentro maggio.

Ora ricevo i comandi per Dupino, ma troppo tardi. Il più che posso fare per servirti, mando apposta un corriere a Castel Montori per avere la licenza di venire, ma ti dico che sarà impossibile, per le ragioni di sopra. Subito che avrò la risposta, te la manderà


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D. Cesare [Sportelli]. Se non possiamo venire, vediamo di appuntare alla rinfrescata, e ringrazia quei Signori parrochi dell'onore che ci fanno. Ma se mi avessero avvisato prima, avrei pensato meglio di pigliare le misure per servirli.

Dunque torniamo a noi: non ti sei scordato di noi, né dell'Istituto. Fa, ché quel che fai, avrà un buon Rimuneratore che te lo pagherà: non dico altro.

Ah D. Giovanni, D. Giovanni! avvisami almeno quando sarà quel tempo che col consenso della casa e del Vescovo potrai venire ad aiutarci in missione avvisamelo, acciocché ti possa avvisare a tempo poi, per quando occorre. Messis quidem multa..., specialmente per l'anno venturo, oh che messe ci sta aspettando! Vi è specialmente Eboli, che vi sono da sei mila anime; ed abbiamo avuto anche la chiamata per S. Lorenzo della Padula dove vi sono anche da sei mila anime. Orsù, prega Gesù e Maria per noi e specialmente per me, e scrivimi. Resto ecc.

Umo devmo servo

ALFONSO DE' LIGUORI.

 

Conforme all'originale che si conserva in Dragonea, diocesi di cava.

 




1 Calvanico, allora casale di anime 1568, della diocesi di Salerno.




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