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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
42. AD UNA MONACA DI FISCIANO
diocesi di Salerno.
L'esorta a non lasciare mai la S. Comunione, malgrado tutte le tentazioni.
Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
CASTELLAMMARE1, 6 GENNAIO 1740.
Quanto mi dispiace sentire dalla sua, che abbia tanto poca fede all'obbedienza per quello che io le dissi più volte e replicai ! Una cosa mi ha consolato: il sentire che con tutto ciò non ha lasciata la comunione.
Per carità la prego, e le dico per obbedienza: non lasci la comunione, anche le paresse acconsentire a tutte le tentazioni. Per carità, non tratti il suo Sposo da tiranno, che voglia male e voglia vendicarsi contro chi lo cerca e teme di disgustarlo.
Se V. R. non può giurare a prima vista di aver voluto deliberatamente acconsentire alla tentazione e perdere Dio, vada a comunicarsi sempre in coscienza mia, con tutte le inquietezze, alla cieca, ancorché le paresse un sacrilegio. Faccia cosi, e benché patisca l'anima, nulladimeno darà gran gusto a Gesù
Cristo, giacché solo per piacergli e far l'obbedienza voi vi comunicate. Non vi scordate del patto nella comunione ed orazione.
Raccomandatemi a Gesù Cristo assai, assai: ché io l'ho fatto e lo farò per V. R., perché vedo che è assai, assai diletta a Gesù Cristo, benché non lo conosca, ed io vorrei che lo conoscesse per esser grata, [ella] creatura miserabile, a un Dio Creatore che troppo l'ama.
Viva Gesù, Maria, Giuseppe, Teresa!
Umo servitore
ALFONSO DE' LIGUORI del SSmo Salvatore.
Conforme all'originale che si conserva presso le Religiose Teresiane in Fisciano,