159. A SUOR MARIA GIOVANNA DELLA CROCE, IN CAMIGLIANO.

Le comanda di non cercare né rifiutare alcun officio, e di non spendere niente per feste particolari.

Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!

NOCERA, 30 SETTEMBRE [1753?].

Rispondo in breve. Circa il domandare alla Priora che non vi dia officii distrattivi, non mi piace; perché la Religiosa non deve né cercare né rifiutare alcun officio.

E quello officio, che è dato da' Superiori, è dato da Dio medesimo.

Circa il dare tutto quel che avete in mano di un'altra monaca, non mi dispiacerebbe, se trovaste alcuna che si volesse pigliare questa cura; onde potete cominciare a provare, ma senza risoluzione in tutto determinata.

In quanto alla festa, che voglio dire? A me non piacciono queste feste particolari che fanno le monache. Più presto direi che deste in mano della Priora quella spesa che ci vuole per la festa, e voi non v'incaricaste a niente, se non a lodare e pregare il Santo; altrimenti ne caverete più inquiete che divozione.

Per vostro fratello, se viene, bene. Se non viene, non vi applettate [adoperate] a farlo venire, perché in ciò vi avrebbe più parte l'amor proprio che l'amore di Dio. Io vi raccomando a Gesù Cristo. Voi seguitate a farlo sempre per me. E fatemi una novena alla Madonna per la mia Congregazione, perché stiamo pieni di tribolazioni, e specialmente ora stiamo con una gran persecuzione sopra, come sono stato avvisato. Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!

Umo servo

ALFONSO DE LIGUORI del SS. Redentore.

Conforme all'originale che si conserva da Suor Maria Alcala, religiosa di S. Chiara in Napoli.