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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
170. A SUOR MARIA DI GESÙ, IN RIPACANDIDA.
L'anima all'obbedienza, alla confidenza in Dio, e la informa di due novizi della Congregazione.
Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
NOCERA, 24 MARZO [1754].
Da molto tempo sto infermo, ed ora neanche sto libero.
Ho ricevuto la vostra, e mi consolo che trovate pace nell'ubbidienza di D. Carmine [Fiocchi]. Dunque seguitate l'ubbidienza; buttatevi nelle braccia della divina Bontà e tirate avanti.
Voi vorreste camminar senza timori: sarebbe segno che non camminate bene. E così torno a dire: Ubbidite e tirate avanti all'oscuro, senza sapere dove si va.
Mauriccio sta bene e si fa santo; Michele1 anche si porta bene, ma sta poco bene di corpo; onde io penso, se seguita, mandarlo un poco a Melfi a ristabilirsi, acciò ritorni subito che è ristabilito. Di D. Luigi Mercante2 da un pezzo non ho nuova, e da un pezzo non mi ha scritto. Verisimilmente si sarà raffreddato. Veda di scrivergli una lettera forte, e farlo tremare se perde la vocazione.
Raccomandatemi ogni giorno a Gesù Cristo, insieme con D. Carmine [Fiocchi]; ché io lo fo per V. Riverenza.
Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
Conforme ad una antica copia.
Melfi, erano entrati nella Congregazione per consiglio della Suora.