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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
236. AL P. D. FRANCESCO PENTIMALLI.1
Lo esorta ad una più perfetta ubbidienza.
Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
NOCERA, 11 FEBBRAIO [1756?]
Don Francesco mio, mi son consolato in sentire che V. R. si è ristabilito dall'infermità. Ma mi sono un poco afflitto in sentire qualche risposta un po' risentita, fatta al Superiore e compagni. Molte cose, che a noi paiono storte, son dritte per noi quando vengono dettate dalla ubbidienza. Se ogni soggetto volesse fare ciò che gli pare migliore, sarebbe perduta l'ubbidienza.
Onde vi prego ad aver pazienza, quando le pare che certe cose non vanno a dovere. Dopo che ha rappresentato il suo parere, lasci correre. Basta che si riserbi poi di scrivermi, o di riferire a me; quel che le pare inconveniente. La prego, per questo resto di missioni, di quietarsi a quel che dice il Superiore; e appresso, quando ritorna, mi dirà tutto. La benedico. Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
Conforme all'edizione romana.