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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
323. AL FRATELLO D. ANDREA MORZA.1
Non vuole dispensarlo in un punto della Regola.
Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
[FINE DELL'ANNO 1759.]
Fratello mio, in queste cose di Regola comune, non posso dispensare.
Se ogni studente volesse tenere il suo confessore particolare,
anderebbe a terra la Regola. Se dispenso a voi, non lo potrei negare agli altri. Facciamo così: consigliatevi col P. [D. Francesco de] Leo, ma poi seguite a confessarvi col Prefetto. Viva Gesù e Maria, Giuseppe e Teresa!
Fratello ALFONSO del SS. Redentore.
Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.
Ma perché non poteva partire per le missioni degl'Infideli, appena fatto prete, D. Andrea Morza dimandò di partire per le missioni della Sicilia. La domanda fu esaudita; ma dopo otto mesi, infetto di tisichezza, fu costretto a ritornare in patria, ove morì il 5 agosto 1764. Abbiamo molte sue lettere al suo direttore il P. de Leo, dalle quali si ricava che egli camminava nelle vie straordinarie.