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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
354. A SUOR CHIARA GAIANO NEL MONASTERO DELLA SSMA TRINITÀ IN RAVELLO.
Le dà alcuni avvisi e dice qual sia il maggior guadagno da farsi nel monastero.
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
NOCERA, 28 MAGGIO 1761.
Don Carlo,1 vostro zio, è andato in Napoli. Egli venne a cercarmi la licenza per venire da voi, ma io gliela negai, perché ci è proibito dalla nostra Regola di andare a trovar parenti senza necessità; e questa necessità non ci è. A vostro zio non vi potete confessare. Altre cose V. R. ce le poteva scrivere. Ciò dissi a lui e lo stesso dico a V. R.
Circa poi la contrarietà che patite nel monastero, mi piace di sentire più queste, che se voi faceste miracoli e andaste in estasi. Le persecuzioni son quelle che ci stringono a Gesù Cristo e ci fanno amare solo Dio.
State attenta a non lagnarvene con niuna; e quando le ricevete, offeritele a Gesù Cristo senza rispondere.
Ma quando per disgrazia, qualche volta, vi disturbate, non vi disturbate poi di esservi disturbata: umiliatevi allora, fate un atto di amore a Dio e rimettetevi subito in pace, e ogni giorno rinnovate la preghiera a Gesù Cristo che vi faccia essere disprezzata, com'esso è stato disprezzato per amor vostro.
E che serve l'esser venuta al monastero, se non sapete esser disprezzata per Gesù Cristo?
Questo è il maggior guadagno che può farsi nel monastero.
Frattanto attendete a sopportare per Gesù Cristo, e raccomandatemi alla comunione. Viva Gesù e Maria!
Conforme all'edizione romana.