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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
374. A SUO FRATELLO D. ERCOLE DE' LIGUORI.
Lo consiglia in occasione delle seconde nozze.
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
SANT'AGATA, 5 NOVEMBRE 1762.
Stamattina è la seconda messa, che ho detta per Donna Rachele1 all'altare privilegiato, e domani e posdomani o al più nell'altra settimana, dirò le due altre messe per V. S., acciocché il Signore faccia succedere il meglio per l'anima sua.
Quello che la prego è di stare attento a prendere qualche giovane, che sia di buoni costumi e che non sia capo all'erta, perché V. S. è avanzato di età: se quella è giovinetta e vuole stare sempre in Napoli ed andare ogni sera alla conversazione, facilmente troverà qualche cicisbeo alla moda che, secondo l'uso presente, verrà spesso in casa a trovare la signora, la quale poco vi potrà vedere; ed allora o l'avrà da far mettere presto in monastero, o avrà da stare sempre inquieto e, quel che è peggio, inquieto di coscienza. E così è meglio che sia di meno [nobile] nascita e di meno dote che mettersi sopra qualche lotano [impiccio].
Procuri prima, con essa e coi parenti, di fare le dovute proteste che non ha forza di mantenerla sempre in Napoli, né ha a caro conversazioni numerose e cose simili; stia attento a questo che le ho scritto, perché, se no, starà inquieto tutta la vita e di mente e di coscienza.
Io, per grazia di Dio, sto bene di salute, ma pieno di angustie per questa benedetta Sposa che mi è toccata. Viva Gesù, Maria, e Giuseppe!
Conforme all'edizione romana.