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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
400. AL SUO SEGRETARIO D. FELICE VERZELLA, IN ARIENZO.
L'incarica di alcune incombenze.
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
NOCERA, 15 AGOSTO 1763.
Rispondo alla vostra, e prima di tutto mi rallegro che l'infermità vostra non è così grave, come me l'aveano dipinta qui. Io, per grazia di Dio, mi sento meglio assai e quasi guarito in tutto col petto e colle gambe.
Domani andrò alla Cava a trattenermi per tre o quattro giorni, benché può essere che avessi d'andare in Napoli; perché ho trovato un revisore, P. Capobianco, che a cinque sole pagine del libretto, che ho fatto per la diocesi, ci ha fatte sei difficoltà. Onde bisognerà che me lo faccia mutare; ed in tal caso di Napoli, bisognerà che vi mandi a chiamare.
Venne già a trovarmi Giacomo di Cervo, e gli risposi ch'io non m'intrigava, e che in tutto mi rimetteva a V. Signoria, a Ciardullo,1 e a D. Gioachino. Onde fate voi.
Scrivete al parroco [D. Matteo] Migliore circa la fabbrica, ch'io già ho appuntata coll'altro mastro fabbricatore, il quale non può venire per questo mese, ma verrà a settembre. Ora non può lasciare.
D. Pietro Cimafonte2 disse che affatto non si pensasse a mettere
[ETML-A:S]Conforme all'originale che si trova presso il cavaliere Giancarlo Rossi in Roma.