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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
649. A SUOR MARIA GIOVANNA DELLA CROCE, NEL MONASTERO DI CAMIGLIANO.
Condotta di una Superiora ne' casi di disubbidienza delle suddite.
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
ARIENZO, 20 NOVEMBRE 1770.
Ricevo la sua lunghissima lettera, ed in risposta le dico in breve che sempre è obbligata a fare tutto quello che può, così nell'operare come nel correggere, ancorché le religiose
non volessero ubbidire: e quando fa l'ufficio suo, se la vedano esse con Dio, quando non l'obbediscono.
Riguardo alle galline, era buono se V. R. impediva alle prime a non far introdurre usi nuovi: ora veda di fare quanto può colle buone, se le riuscisse di far levar le soverchie; altrimenti che vuol fare? bisogna tollerare ed offerire a Dio ogni cosa: e questo stesso dirà alla giardiniera.
Dica al Barone che seguiti a portarsi bene, e che non lasci l'orazione e la comunione; ed io non lascio di pregare per esso e suo fratello; e soprattutto pregherò Dio che gli dia pazienza a sopportare l'infermità con uniformazione al divino volere. Del resto, V. R. seguiti a portarsi così, e non lasci l'orazione e la comunione, né di offerire a Dio tutte le cose avverse.
Io prego per V. R., e V. R. lo faccia per me. E la benedico in nome di Gesù e di Maria.
Di V. R.
Devmo ed obblimo servo
ALFONSO MARIA, vescovo di S. Agata.
Conforme ad un'antica copia.