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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
725. AL P. D. FRANCESCO ANTONIO DE PAOLA, SUPERIORE DELLA CASA DI SCIFELLI.
Gli manda un sussidio in danaro e ne prescrive l'uso.
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
ARIENZO, 2 SETTEMBRE 1773.
Don Francesco mio, vi ho mandato quattro once per il P. Blasucci, oltre due altre once che mandai ultimamente a Veroli; ma di queste non voglio che se ne spenda niente per libri, ma solo per cose necessarie al vitto; mentre sento che quelli Padri a Veroli [Scifelli] si trovano in molta strettezza.
Io feci tanti stenti per avere quelli 100 ducati da [D. Benedetto] Grazioli, e sperava che con questi si desse soccorso a Veroli per l'inverno che viene; ma sento che se ne sono comprati libri, con troppo mio dolore. È tempo di libri, quando non ci è che mangiare! Sono cose da stordire.
Se mai questi libri si potessero tornare addietro, anche con qualche perdita, vedete che potete fare; perché l'avrei molto a caro che si portasse tutto ivi per comprar pane, che certamente mancherà.
In caso che i libri non si potessero tornare, consigliatevi poi con Blasucci per la cautela di non far sapere che noi mandiamo roba colà.1
Fratello ALFONSO MARIA.
Conforme ad una copia antica.