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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
759. AL P. D. ANDREA VILLANI.
Ancora sullo stesso argomento.
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
[ARIENZO], 25 AGOSTO 1774.
Godo delle notizie datemi di Monsignore Macedonio, per la buona intenzione che conserva il Papa verso di noi.
Del resto, ringraziamo Iddio e li Signori palatini che la cosa è svanita.
Se il Papa fosse stato fermo in un tal pensiero, fortemente gli avrei scritto di mutar risoluzione, ancorché contraddetto mi avesse tutta la Congregazione.
Che ci faremmo noi a Roma? Sarebbe perduta la Congregazione; perché, distratti dalle nostre missioni, perduto il fine dell'Istituto, sarebbe finita la Congregazione. Resterebbe un irco-cervo, e a che servirebbe più?
In Roma, vi sono mille che possono fare quello che faremmo
noi; e tra tanto a che si ridurrebbe l'opera nostra?
La nostra Congregazione è fatta per le montagne e per i villani. Posti in mezzo ai prelati, cavalieri, dame e cortigiani, addio missioni, addio campagne; e noi ancora diverremmo cortigiani.
Prego Gesù Cristo che ce ne liberi.
Frattanto ringraziamo Iddio della buona idea che ha il Papa di noi....
Tannoia, Vita del Santo, lib. Ill. cap. 51.