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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
949. AL P. D. GASPARO CAIONE, RETTORE DELLA CASA DI BENEVENTO.
Si lamenta della mancata obbedienza ad un suo ordine, che ora conferma con un precetto formale
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
NOCERA, 1 MAGGIO 1780.
Per non prendere più a lungo le cose, giacché dopo tanti corrieri inviati non ancora si è veduto alcuno (lo che mi ha arrecato rincrescimento nel vedere che non si fa, come si deve, l'ubbidienza), si è pensato inviare il presente apposta, con far sapere che, per tutti li dodici del corrente maggio, si devono trovare qui i due deputati, eletti da cotesta casa.
Per questo voglio che V. R., senza meno, procuri in tutti i modi di far partire i deputati suddetti per l'Assemblea generale, la quale comincerà nel detto giorno de' dodici di questo mese di maggio.1
Benedico V. R. e tutti.
Aggiungo che tutto ciò io l'impongo a V. R. come Rettore, o altri che presiede, sotto precetto grave di ubbidienza
Mi sono veduto costretto a dare questa ubbidienza formale, in vedere così poco stimata l'ubbidienza in tante lettere mandate, alle quali non mi avete data niuna risposta.
Fratello ALFONSO MARIA, Rettore Maggiore.
Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma