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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
38. AL SIG. GIUSEPPE REMONDINI.
Lo prega di far ricerche della Istruzione e Pratica da molto tempo speditagli, temendone lo smarrimento.
NAPOLI, 18 MAGGIO 1758.
Illmo Sig. Sig. e Pne colmo.
Io già da molto tempo ho mandata l'opera nuova volgare, dentro una scatoletta, al Sig. Giuseppe Agazzi, in Roma, col procaccio; ma con tutto che gli ho scritto più lettere, non vedo risposta. Temo che sia morto o stia fuori; e frattanto temo che non si perda la scatoletta, e mi dispiacerebbe: perché, nel
corpo mandato, vi stanno notate molte correzioni e molte aggiuntoline importanti, che mi han costata fatica.
Pertanto prego V. S. Illma a fare scrivere a qualche altro suo corrispondente in Roma, per vedere che cosa n'è del detto Sig. Agazzi; e se mai il Sig. Agazzi non ci fosse, V. S. Illma procuri di far prendere la scatoletta da quest'altro suo corrispondente, e se la faccia mandare; e poi mi avvisi.
Il numero, con cui sta notata la scatoletta, è il numero 12., e vi sta scritto (se non erro) sopra: Al Sig. Giuseppe Agazzi.
Aspetto poi risposta dell'altre cose, che le scrissi nell'altre mie.
Resto rassegnandomi
Di V S. Illma
Umo e divmo servitore vero
ALFONSO DE' LIGUORI, della C. del SS. Redentore.
Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.