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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
128. AL SIG. GIAMBATTISTA REMONDINI.
Chiede i fogli della Risposta del Patuzzi man mano che si stamperanno; torna a dire della difficoltà per la vendita dei libri, e pronostica male dell'opera del suddetto Patuzzi dal titolo che ne ha conosciuto.
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
SANT'AGATA, 8 GIUGNO 1764.
Illmo Sig. Sig. e Pne colmo.
Ricevo l'ultima di V. S. Illma delli 26 di maggio, colla notizia che già il P. Patuzzi ha mandato l'originale del libro che mi scrive contra1.
Aspetto le grazie di V. S. Illma di mandarmi i fogli stampati man mano per lettera. Non dubiti della segretezza; perché sarò cautelato.
Mi dispiace che le sue lettere mi giungeranno nel tempo della Visita, nella quale starò così occupato che appena avrò tempo di leggere i fogli.
La prego pertanto a non mandarmi un solo foglio la volta; perché leggendo un solo foglio, leggo le cose spezzate senza pigliarne la conclusione. Onde non serviranno ad altro che a confondermi la mente. Meglio sarà ch'ella mi mandi tre fogli, almeno due tutt'insieme. Ma come saranno stampati da mano in mano questi fogli, la prego ad inviarmeli subito.
In quanto poi allo smaltimento dell'Homo Apostolicus e del Confessore di campagna, in quanto a me si lasci servire; perché io non ci voglio guadagnar niente: tutto quello che esigerò, tolte le spese della ligatura, da mano in mano tutto ce lo manderò.
Ma torno a dire: per ora, finché viene il mese di settembre, bisogna aver pazienza; perché li preti miei non sono in istato adesso di comprar libri. Si tratta che mi aveano da pagare il Pastor bonus, ed io non posso esigere niente. In quanto al prezzo poi, smaltirò i libri come meglio posso.
In quanto poi al P. Ferrari, il quale dice che non si fida di smaltire i libri al prezzo posto, V. S. Illma se l'intenda con lui; perché sta lontano ora da me, ed io non lo vedo e poco ci scriviamo.
Mi consolo poi che intende già metter mano alla Morale, per quando avrà compita la stampa dell'Opera di Benedetto XIV.
Il P. Patuzzi si scorge dal primo titolo, posto all'opera, che sta alta la mano, mentre comincia a parlare di falsità prima di cominciare a parlare.
Resto confermandomi
Di V. S. Illma
Divmo ed obblmo servitore vero
ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.
Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.