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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
173. AL SIG. GIAMBATTISTA REMONDINI.
Lo avvisa di un'opera e di certa somma che gli spedisce, e lamenta la perdita di alcuni libri.
Viva Gesù e Maria!
[ARIENZO, MESE DI MARZO 1766.]
Illmo Sig. Sig. mio e Pne colmo.
Ho dato ordine al mio fattore di Napoli che faccia capitare a V. S. Illma l'operetta spirituale che ho fatta: Via della salute, per mezzo del Signor Moschini.
Le invio poi questi pochi danari che si sono raccolti per ora da' suoi libri. Io non so quanti sono, ma il segretario li noterà in fine della lettera. So bene che son pochi. Abbia pazienza; perché bisogna che a poco a poco li vada smaltendo con questi miei ecclesiastici ordinandi. Basta; siccome li smaltirò, le manderò il denaro.
Aspetto il libro del Sig. Manfrè del P. Valsecchi. E quelle Spose insieme coll'altre 100 Apologie già se l'avranno mangiate li pesci; perché non ne posso aver nuova. Faccia dimandare della barca a cui furono consegnati.
Resto rassegnandomi
Divmo ed obblmo servitore vero
ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.
[P. S.] Si mandano ducati sette e mezzo di moneta di Regno: 7,50.
Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.