246. AL SIG. GIAMBATTISTA REMONDINI.

Gli domanda ricevuta delle aggiunte spedite par la Morale, e ripete le notizie del regio dispaccio, favorevole alla pubblicazione de' Sermoni.

ARIENZO, 1 SETTEMBRE 1771.

Illmo Sig. Sig. e Pne colmo.

Sto angustiato, perché non ricevo lettere di V. S. Illma, non sapendo se abbia o no ricevuta quella mia lettera, nella quale le acchiusi quel foglio delle aggiunte, che si devono ponere ne' luoghi, da me designati, della nuova edizione della mia Teologia morale; onde la prego ad avvisarmi quanto più presto, per mia quiete, col farmi sapere se sia giunta la suddetta lettera, colle aggiunte, a tempo e prima che si fosse stampata l'Opera; e se mai per disgrazia si fossero perdute, la prego a trattenere fintanto non le mando un'altra copia delle stesse, stante mi dispiacerebbe se non fossero venute a tempo, o si facesse questa nuova edizione senza situarsi le suddette aggiunte ne' propri luoghi.

Già le scrissi ultimamente, esser uscito il dispaccio per la pubblicazione del libro delle Prediche; e perché si trovava dispersa l'approvazione del regio revisore, si era di nuovo dovuto ricorrere alla Maestà del nostro Sovrano per ordinar di nuovo la revisione, e stasera fui assicurato esser uscito il dispaccio: pag.390

onde spero fra giorni rimetterne a V. S. Illma una copia senza meno, giacché da tanto tempo sta pronta.

Si conservi, mi comandi, e resto raffermandomi

Di V. S. Illma

Divmo ed obblmo servitore vero

ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.

[P. S.] Sa V. S. Illma che qui sono molte copie della Verità della Fede, mandate per sbaglio in vece dell'Opera dommatica del Concilio; onde prego V. S. Illma ordinare che se ne debba fare, e se si contenta che si faccia diligenza per smaltirle a quel prezzo che se ne possa avere.

Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.