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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
391. AL MEDESIMO.
Lo conferma Rettore della casa di Caposele e, raccomandatogli di moderarsi nelle fatiche, domanda un Fratello, e lo consiglia in un affare d'importanza.
Viva Gesù, Maria, Michele e Giuseppe!.
NOCERA, 24 SETTEMBRE 1758.
Mi ha bisognato, per giusti fini, confermare V. Riv. per Rettore in quest'altro triennio; ma non voglio tanta fatica. Basta.
Dopo che si sarà veduto l'esito dell'infermità dell'Arcivescovo e che saranno sbrigate le cose come scrissi, bisogna che V. Riv. venga qui a discorrere di più cose, e specialmente di moderarsi nelle fatiche che fa; mentre già si vede che la salute non le può reggere.
Quando verrà, parleremo di Fr. Matteo. Qui avrà da venire o Fr. Matteo o Fr. Pasquale; ma stimo meglio Fr. Matteo; perché qui Fr. Pasquale ci avea perduta affatto la salute: onde se potete anticipare a mandare Fr. Matteo, meglio è.
L'aspetto col P. Apice subito che può venire. Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
Circa l'affare della postulazione, ho considerato che non solo si avrebbe d'aspettare la morte dell'Arcivescovo1, ma avrebbe da farsi con molta segretezza; perché se riesce altro successore, sempre gli farà ombra l'aver noi postulato per altri. Onde, quanto più segreta ecc. E se se ne fa di manco, forse è meglio; perché penso la postulazione essere inutile.
Viva Gesù e Maria!
Fratello ALFONSO del SSmo Redentore.
Conforme all'originale che si conserva presso il Sig. Marchese Gaetano Ferrajolo, a Roma.