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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
332.1 Ai Rettori delle case.
Lettera circolare ai Rettori delle Case. Ammonimenti sull'osservanza della regola.
[Arienzo],... 09. 1773.
Procurino per 1. che tutti faccino in ogni anno gli Esercizj spirituali. L'infermi poi li faranno come meglio possono secondo la carità e discrezione del Rettore, e facciano fare a tutt'il giorno di ritiro ogni mese.
Per 2. Non permettere, che i suggetti conservino cose particolari: danaro, biancherie, tabacco ed ogni altra cosa particolare, senza permesso speciale che non si dia senza causa urgente. Del resto quanto ricevono nelle Case o nelle Missioni, tutto si consegni a' Rettori, o a' Superiori delle Missioni, o pure a' Ministrj.
Per 3. Non si facciano confessar donne da' giovani prima de' 30 anni almeno principiati; e ciò vale anche per le Missioni. Ma se alcuno avesse già cominciato a confessare donne, può seguitare; per l'avvenire però non si permetta prima di 30 anni a quelli che non ancora han confessate le donne.
Per 4. Non sia permesso mandar suggetti a confessare monache di monisterj senza mia licenza espressa. Se n'eccettuano però quelli Padri, che per lo passato hanno confessate già monache. Del resto: i Rettori sieno molto parchi, e di rado mandino i Padri a confessar monache.
Per 5. Stieno attenti, acciocché i suggetti non s'intrighino in trattar matrimonj (se non fosse per togliere qualche scandalo) ed in consultar testamenti.
Per 6. Facciano la visita alle stanze ogni settimana, o al più ogni quindici giorni; ma ogni mese esiggano senza meno il conto di coscienza. Sieno in ciò attenti, perché queste osservanze poco si osservavano; ed io voglio che l'Ammonitori vi stieno attenti, e se non si praticano, lo scrivano a me.
Per 7. Avvertano, quando mandano i suggetti fuori di casa a provvederli di ciò che loro è necessario di camice, di danaro, e cose simili; ma procurino di non tenerli molto tempo fuori di casa. E loro avvertano che stando fuori non si procurino cose proprie, e tanto meno cose di costo.
Per 8. Stieno attenti di non fare lamentare gli Esercizianti circa il vitto, e specialmente gli Ordinandi, che sono i più facili a lamentarsi.
Per 9. Assegnino il Zelatore e procurino ch'esso facci l'officio suo.
Per 10. Non conviene che tutt'i Sacerdoti della casa escano in Missione, ma bisogna scegliere i suggetti; ma si legga in ciò la carta a parte che mando per lo regolamento delle Missioni2.
Per 11. Stieno attenti a non tenere troppo impiegati i suggetti fuori di casa con tante Novene, Tridui e simili cose. Lo star molto fuori di casa porta dissipamento di spirito, ed anche detrimento della sanità. Non debbano i Rettori, per isparambiare3 le spese della casa, permettere che i suggetti perdano lo spirito o la sanità.
Per 12. Stieno attenti i Rettori a correggere e castigare quelli che non predicano alla semplice e vogliono dire con istile adornato e parole scelte. E chi non si emenda, non si faccia predicare né in casa, né in Missione.
F.llo Alfonso Ma del SS. R.
Nota per l'anno 1773 de' Rettori delle Case4
Pagani, Rettore: Il P. D. Giovanni Mazzini
Ciorani, Rettore: Il P. D. Bartolomeo Corrado
Caposele, Rettore: Il P. D. Costantino Santorelli5
Iliceto, Rettore: Il P. D. Fabio Buonopane
Benevento6, Rettore: Il P. D. Carmine Picone
Notizia a tergo:
1773 7bre
La trascrizione è secondo la fotocopia conservata in A G; l'originale è conservata nell'Archivio della Prov. Napoletana, Pagani. -Questo esemplare è stato scritto da qualche copista, ma -come appare -firmata di mano propria da S. Alfonso. La firma fu asportata con la forbice e rimessa da altra mano.
Analisi della lettera fatta dal P. Andreas Sampers.
Pubblicata in Spicilegium Historicum, Roma, 9 (1961) p. 354.