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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
451. Ad una Eccellenza sconosciuta.
Impegno per far cessare una lite.
Nocera, 28. 03. 1780
Eccellenza
Ho ricevuta l'imbasciata di V.E. Se Ella ha desiderio di accomodar la consaputa lite, le dico sinceramente che tanto più io ho questo desiderio, trovandomi cadente in età di 84 anni. Pertanto questa mattina ho raccomandato al Sig. D. Gaetano Celano1 che venisse quando è chiamato a sessionare coll'Avvocato di V.E. per concludere questo benedetto accomodo, che più d'una volta si è preso a fare, ma non mai si è compito. Intanto con tutt'il rispetto mi rassegno a' suoi comandi, e pieno di stima mi raffermo.
Nocera de' Pagani 28 marzo 1780
Di V.E.
Um.mo e Div.mo serv.re
Alfonso de Liguori Vescovo
Ho scritto al P. Leo2 che venghi a trovare V.E. per concludere l'aggiustamento coll'abboccamento degli Avvocati.
La lettera è dettata con firma autografa del Santo. L'originale è stato rintracciato insieme ad altre tre lettere nella Casa di Ciorani, nella Cappella del Capitolo. Al plico erano annessi altri documenti, tra cui una copia antica della lettera che il santo inviò il 18 giugno 1754 all'arcivescovo di Napoli Card. Antonino Sersale (cfr S. ALFONSO, Lettere Volume I, n. 174, p. 252 ss.
Analisi della lettera fatta dal P. Oreste Gregorio.
Pubblicata in Spicilegium Historicum, Roma, 19 (1971), p. 256.