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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
458. Al Cardinale Francesco Carafa di Traetto1, Praefetto della S. Congregazione dei Vescovi e Religiosi. Roma.
Ringrazia per il mandato dato per le Case di Frosinone e Scifelli di osservare la Regola di Benedetto XIV. Nel Regno hanno dovuto cambiare qualcosa.
Nocera, 30. 06. 1780.
Eminenza Reverendissima
Alfonso de' Liguori, Vescovo un tempo di Santagata de' Goti, avendo inteso che V.E. ha mandato ordine2 alle nostre due case di Frosinone e di Scifelli, che non mutino alcuna Regola a noi data dalla S. Memoria di Benedetto XIV, ne la ringrazio e nello stesso tempo le dico essere affatto falso quel che si è detto da alcuno circa tal mutazione. Pertanto la supplico a non sentire alcuno che replicasse questa bugia.
Solo nel Regno di Napoli abbiamo dovuto ubbidire al Re in certe cose, che nulla si appartengono alla Regola dataci dal Pontefice, come sarebbe il non assistere a parlamenti pubblici o a matrimonj e cose simili3. Del resto ne' paesi soggetti a N.S.
si pratica da noi e seguitiamo sempre a praticarsi [=praticare] la Regola antica. Pertanto la supplico a non dare udienza a qualche cervello torbido che ci vuole inquietare; e con ciò baciando l'orlo della sua sagra porpora, umilmente mi umilio
Di V.E. R.ma
Umiliss.o, Devotiss.o ed Obbl.mo Ser.o V.o
Alfonso M. de Liguori Vescovo
Nocera de' Pagani, 30 Giugno 1780.
Solo la firma è autografa. La trascrizione è secondo una copia conservata in A G, autenticata il 25-II-1865 dal P. Michaele Ulrich, archivista generale CSSR, fatta sull'originale, conservato in Arch. Vaticano, S. Congr. Episc. et Regul., Busta Liguorini 1806, fasc. II.
Analisi della lettera fatta dal P. Andreas Sampers.
Pubblicata in Spicilegium Historicum, Roma, 11 (1963), p. 281.