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S. Alfonso Maria de Liguori Meditaz. per li giorni dell'Avvento IntraText CT - Lettura del testo |
Affetti e preghiere.
Amabilissimo Gesù mio, quanto vi ho fatto patire ancor'io nella vostra vita! Voi avete sparso il sangue per me con tanto dolore e con tanto amore, e da me sinora che frutto avete ricavato? disprezzi, disgusti ed affronti. Ma, Redentore mio, io non voglio affliggervi più; spero che per l'avvenire la vostra Passione farà frutto in me colla grazia vostra, la quale vedo che già mi assiste. Voi avete patito tanto e siete morto per me per essere da me amato. Io vi voglio amare sopra ogni altro bene, e per darvi gusto son pronto a dare mille volte la vita.
Eterno Padre, io non avrei ardire di comparirvi innanzi a cercarvi né perdono né grazie; ma il vostro Figlio mi dice che qualunque grazia io vi cerchi in nome suo voi me la concederete: Si quid petieritis Patrem in nomine meo, dabit vobis6. Io vi offerisco dunque i meriti di Gesù Cristo, ed in nome di Gesù Cristo prima vi cerco un perdono generale di tutti i miei peccati: vi cerco la santa perseveranza sino alla morte: vi cerco sopra tutto il dono del vostro santo amore, che mi faccia vivere sempre secondo la vostra divina volontà. In quanto alla volontà mia, io son risoluto di eleggere prima
mille morti che offendervi, e di amarvi con tutt'il cuore con fare quanto posso per compiacervi. Ma per tutto ciò a voi domando e da voi spero la grazia di eseguirlo.
Madre mia Maria, se voi pregate per me, io son sicuro. Pregate, pregate e non lasciate mai di pregare se non mi vedete mutato e ridotto come mi vuole Dio.