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S. Alfonso Maria de Liguori
Via della salute

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MEDITAZIONE VI - DELLA MISERICORDIA DI DIO IN VENIRE DAL CIELO PER SALVARCI COLLA SUA MORTE

 

Dice S. Paolo: "Benignitas, et humanitas apparuit Salvatoris nostri Dei" (Ad Tit. 3. 4). Quando apparve dunque in terra il Figlio di Dio fatt'uomo, allora si vide quanto fosse grande la bontà di Dio verso di noi. Scrive S. Bernardo1 che prima era apparsa la potenza di Dio nel creare il mondo, la sua sapienza nel conservarlo; ma la sua misericordia allora maggiormente apparve, quando egli prese carne umana per salvare colle sue pene e colla sua morte gli uomini perduti. E qual maggior misericordia poteva usarci il Figlio di Dio, che assumere sopra di sé le pene da noi meritate? Eccolo nato bambino, debole e fasciato dentro una mangiatoia, che non può da sé né muoversi né cibarsi: ha bisogno che Maria gli porga un poco di latte per sostentargli la vita. Eccolo poi nel pretorio di Pilato ligato2 ad una colonna con funi, da cui non può sciogliersi, ed ivi flagellato da capo a' piedi. Eccolo nel viaggio al Calvario, che per la debolezza e per lo peso3 della croce che porta, va cadendo per la via. Eccolo finalmente inchiodato a quel legno infame, dove finisce la vita a forza di dolori.


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Gesu-Cristo col suo amore volle guadagnarsi tutto l'amore de' nostri cuori, e perciò non volle mandare un Angelo a redimerci, ma volle venire egli stesso a salvarci colla sua passione. Se un Angelo fosse stato il nostro redentore, l'uomo avrebbe dovuto dividere il suo cuore, amando Dio come suo Creatore, e l'Angelo come suo redentore; ma Iddio, che volea tutto il cuore dell'uomo, siccome era già suo Creatore, voll'essere ancora suo Redentore.

 

Affetti e preghiere

 

Ah Redentore mio caro, e dove io starei a quest'ora, se voi non m'aveste sopportato con tanta pazienza, ma mi aveste fatto morire, quand'io stava in peccato? Giacché dunque mi avete aspettato sinora, Gesù mio, perdonatemi presto, prima che mi trovi la morte reo di tante offese, che v'ho4 fatte. Mi pento, o sommo bene, d'avervi così disprezzato, vorrei morirne di dolore. Voi non sapete abbandonare un'anima, che vi cerca; se per lo passato io v'ho lasciato, ora vi cerco e v'amo. Sì, mio Dio, v'amo sopra ogni cosa, v'amo5 più di me stesso. Aiutatemi, Signore, ad amarvi per sempre nella vita che mi resta; altro non vi domando: ve lo domando e lo spero.

 

Maria, speranza mia, pregate voi per me; se voi pregate, io son sicuro della grazia.

 




1 [17.] S. BERNARDUS, In Nativit. Domini, sermo I, n. 2; PL 183, 115: «Apparuerat ante potentia in rerum creatione, apparebat sapientia in rerum gubernatione; sed benignitas misericordiae nunc maxime apparuit in humanitate».

2 [25-26.] ligato... a' piedi) legato... ai piedi B B1 B2.

3 [27.] per lo) per il B B1 B2.

4 [14.] v'ho) vi ho B B1 B2.

5 [16-17.] v'ho... v'amo... v'amo... v'amo) vi ho... vi amo... vi amo... vi amo B B1 B2.






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