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S. Alfonso Maria de Liguori Canzoncine spirituali IntraText CT - Lettura del testo |
Allo Spirito Santo.
Andate, o speranze, o affetti terreni1,
A render contento chi più vi desia:
Andate e partite dall'anima mia,
Ch'io più non vi cerco, ne stimo voi più.
O Dio del mio core, distaccami Tu.
Addio, creature, contento vi lascio;
Più vostro non sono, ne sono più mio:
Da tutto già sciolto io son del mio Dio;
Sì, tutto son tuo, mio caro Gesù.
Amato mio Bene, accettami Tu.
Amabil Signore, deh prenda il possesso
Di tutto me stesso il santo tuo Amore2:
Ei regni e governi in questo mio core,
Che un tempo infelice ribelle a Te fu.
Amabil Signore, possedimi Tu.
Rugiada celeste, che dolce stillando,
Di fiamme non pure Tu smorzi gli ardori3;
Tu fa ch'io più sempre di Te m'innamori4,
E viva cercando Dio solo quaggiù.
Rugiada celeste, aspergimi Tu.
O Fuoco Divino, che rendi beate
Con fiamme più belle quell'alme che accendi,
Tu vieni al mio core, e degno tu 'l rendi
Del puro tuo ardore; infiammami su5.
O Fuoco divino, consumami Tu.
Amore infinito, felice chi giunge
La bella tua Faccia là in cielo a vedere!
Deh quando ancor io ti vengo a godere6
Eterno tuo amante già fatto lassù?
Amore infinito, deh tirami Tu7.
Ch'io più non v'apprezzo, né stimo voi più» (Sarn. «Crist. Illum.» 1743).
«Di fiamme non pure Tu spegni gli ardori» («Op. Spir.» Ed. XVI, 1784, Bassano).
«Del puro tuo ardore, infiammami Tu» («Canz. Spir.» 1769, Ed. VII; «Op. Spir.» 1784, Bassano).