- Parte seconda.
- V. - RACCOLTA DI VARI ESEMPI APPARTENENTI A MARIA SANTISSIMA
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5. *
Mentre stava predicando S. Domenico in Carcassona di Francia fu condotto ivi un
eretico albigese, il quale perché pubblicamente screditava la divozione del SS.
rosario era stato invasato da' demoni. Allora il santo impose a' nemici da
parte di Dio, che manifestassero se erano vere le cose da esso dette intorno al
SS. rosario. Quelli urlando, dissero: Udite,
Cristiani, tutto ciò che questo nemico ha detto di Maria, e del SS. rosario, è
tutto vero. Ed aggiunsero di più che essi non avevano alcuna forza contro i
servi di Maria: e che in morte molti, contra i loro meriti, invocando Maria si
salvavano. Per ultimo dissero: Noi siamo
costretti a manifestare che niuno si danna, il quale perseveri nella divozione
di Maria e del SS. rosario, perché Maria a' peccatori impetra un vero
pentimento prima di morire. Indi S. Domenico fece dal popolo recitare il
rosario, ed oh meraviglia! ad ogni Ave
Maria uscivano dal corpo di quell'infelice molti demoni in forma di carboni
ardenti, finché terminato il rosario ne restò affatto libero. A tal fatto si
convertirono molti eretici (Paciucch., in Sal. ang., exc. 4, n. 10).
* Esempio 5. - PACIUCHELLIUS, O. P., Excitationes dormitantis animae, In Salutationem angelicam, excitatio
3, n. 10. Venetiis, 1720, p. 400, 401. - Magnum
speculum exemplorum: Appendix exemplorum huic volumini recenter adiecta, exemplum
113. Venetiis, 1618, pag. 765-769. Vien presa la narrazione dalla «Legenda S.
Dominici» scritta dal P. Giovani Martin (+
1495), O. P., religioso professo del Convento di Valenciennes. - Da questa Appendice exemplorum prese il racconto Abramo BZOVIO, Annales Ecclesiastici, an. 1213, n. 12. Antverpiae, 1617, pag.
166-168. - VADINGO, Annales Minorum, an.
1213, n. 22, Romae, 1731, I, pag. 297, 298, rimprovera bensì allo BZOVIO una
qualche reticenza, meno favorevole ai Francescani; ma ammette anche lui
l'autenticità del racconto. - Questi ed altri uomini gravi e dotti, non escluso
il Collettore dell'Appendix exemplorum, furono
tratti in errore dal titolo della Legenda
ossia Vita di S. Domenico, di Giovanni Martin, il quale attesta aver
preso la sua Legenda «ex quatuor
Vitae ipsius (S. Dominici) Scriptoribus: ex FF. Iordano, Constantino, Umberto,
et Theodorico de Apoldia, ordinis Dominicani viris piis et doctis». Ora, Costantino d'Orvieto (Vita S. Dominici, n.
34) ed Umberto di Romans (Acta S.
Dominici, cap. 41) descrivono bensì la liberazione di un indemoniato,
«obsessus diversis daemonibus,» fatta da S. Domenico, ma senza tante
circostanze qui riferite, ed altre ancora; né si fa menzione alcuna del
rosario. Fonte anteriore alla Vita (in
francese) del Martin non si trova. -
Vedi i Bollandisti, 4 agosto, De S. Dominico confessore, pag. 408, n.
267-270.
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